FRANCAVILLA FONTANA- Un amore che non poteva durare a lungo. Neanche il tempo della campagna elettorale che il ritorno di fiamme tra Euprepio Curto e Massimo Ferrarese si è sciolto come neve al sole. Dopo la sconfitta, anche se per pochi voti, si litiga a suon di comunicati stampa. E così alla fine i due si lasciano, Curto sembra essere vicino a Forza Italia e Ferrarese al Pd.
Quando mancano 48 ore per ufficializzare gli accordi, i partiti sono a lavoro per cercare un’intesa. Ncd cerca l’apparentamento con il candidato del partito democratico Maurizio Bruno, un accordo alla luce del giorno che permetta agli Alfaniani di portare in consiglio 5 esponenti. Ma il candidato democratico è in difficoltà dopo le chiare affermazioni di Sel, che non vuole i centristi. Bruno deve decidere al più presto, il suo avversario Antonio Sgura è sopra di sei punti percentuali. “Non vogliamo assessori- afferma Mimmo Bianco di Ncd- Bruno faccia una giunta del sindaco, non ascolti le segreteria di partito. Noi siamo pronti a sostenere la sua idea di rinnovamento la porti avanti sino alla fine”.
Questa la versione ufficiale, se poi ci sarà comunque un accordo lo si capirà dopo il risultato elettorale, con assessori e nomine.
Ferrarese e i suoi scelgono l’ex assessore provinciale ai Lavori Pubblici, nonostante Bruno in campagna elettorale non abbia risparmiato critiche al suo ex presidente. Ma in politica si fa pace in una notte.
Impossibile pensare infatti un accordo tra Ncd e Forza Italia, Ferrarese nel suo paese pur di non andare con gli azzurri e il suo ex amico Gino Vitali due mesi scelse già la terza via, nonostante qualcuno a Bari abbia fatto di tutto per realizzare il contrario.
Curto da parte sua ufficializzerà il suo impegno domani, quando incontrerà i componenti delle sue due liste. Al momento dichiara che non ci sarà alcun apparentamento : “Non ci sono le condizioni per un apparentamento con nessuno- spiega Curto- e io non faccio accordi sotto banco ma solo alla luce del sole. Domani incontrerò le mie due liste e ufficializzeremo la decisione”. Nega un suo riavvicinamento al coordinatore azzutrro Luigi Vitali. “Se Vitali mi farà una proposta ufficiale- continua il consigliere regionale- allora darò una risposta. Per ora non c’è nulla”.
Ma in molti sono convinti che Curto sosterrà al ballottaggio il candidato forzista.
Al centro del matrimonio andato male resta il giovane Domenico Attanasi, candidato sindaco dei centristi. Buono il suo risultato essendo nuovo in politica, oggi però schiacciato nel litigio tra i due gruppi che lo hanno sostenuto. Curto, suo zio, gli ha chiesto di procedere con una verifica politica all’interno della coalizione, convinto che i voti disgiunti apparsi durante lo scrutinio che vedevano la preferenza sul candidato consigliere di Ncd ma con il sindaco del Pd, fossero studiati a tavoli. Voto disgiunto che avrebbe causato la sconfitta di Attanasi. Insomma non sono forza di maggioranza e già si chiede la verifica politica.
Difficile credere però che Nuovo centrodestra abbia voluto contribuire alla sconfitta, d’altronde se avesse vinto Attanasi Ferrarese avrebbe preso molti più consiglieri. E poi perché perdere proprio del suo paese?
Ncd non ci sta alle accuse di Curto, chiede a lui e ad Attanasi di essere chiari e di esprimere una posizione netta in questi giorni di ballottaggio. Il partito di Alfano è accusa Curto e Vitali di un accordo tra loro già esistente. “Mai e poi mai ci saremmo aspettati un così grave ritorno al passato “, scrive il partito di Ferrarese che passa poi alla conta dei voti attribuendo la sconfitta proprio al senatore. “Ncd non ha disatteso le migliori aspettative che alla vigilia hanno accompagnato la sua discesa in campo- affermano gli esponenti di Alfano- semmai è vero il contrario, e cioè che i risultati hanno ampiamente superato le attese stesse, raggiungendo 2.546 voti di lista, 2 consiglieri eletti. Siamo quindi il primo partito della coalizione a sostegno di Attanasi. Al contrario c’è che si arroga il diritto di offendere l’impegno del nostro partito, chi avendo pubblicamente dichiarato che con le sue liste avrebbe certamente contribuito con almeno 5.000 voti al progetto. Chi ha inopinatamente sostenuto tutto questo, ha visto invece certificare dalle urne e dagli elettori il fallimento delle proprie improbabili quanto fantasiose e strumentali previsioni, portando alla sconfitta il più bel progetto politico degli ultimi venti anni”.
Intanto Vitali risponde agli alfaniani : “Gli accordi noi li facciamo solo nelle segreterie di partito. Con Curto non c’è alcun accordo né passato né per il prossimo futuro. Dopo il 2009 le nostre strade si sono divise e non ci sono state più le condizioni per condividere un percorso”.
Insomma per il momento giochi aperti. Se accordi sotto banco ci saranno lo si capirà solo dopo l’esito elettorale, quando ci saranno nomi e nomine. Così si potrà capire chi è stato con chi.
Lucia Portolano
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