Aumento tasse aeroportuali, la politica si ribella

BRINDISI-   “Siamo sinceramente preoccupati per la ostinata volontà dell’amministrazione comunale di Brindisi di introdurre un balzello comunale sulla tassa di imbarco dei passeggeri in partenza dall’aeroporto del Salento”, esordisce Luigi CAROLI, consigliere Regionale e Commissario Provinciale di Fratelli D’Italia. Che così continua:” Un euro nel 2023 e 2 euro nel 2024, vengono ritenuti “pesanti” dalle compagnie low cost che operano sul sito, e che bisogna ringraziare per aver portato la movimentazione dei passeggeri ai livelli delle 3 milioni di unità dello scorso anno”. La manovra di bilancio va contrattata con il Governo nell’ambito del decreto aiuti varato illo tempore dal governo Draghi, per permettere ai comuni in sofferenza, – (la giunta di centrosinistra che regge il Comune, come noto, ha dichiarato il predissesto) – ,  di risanare i propri bilanci.  Se tutto ciò ad oggi non e’ avvenuto si deve solo al cambio della compagine governativa ed alla vittoria del centrodestra nell’ultimo settembre.  “Fratelli d’italia, con i suoi massimi vertici politici ed elettivi, e con i quattro circoli operanti in Città, si unisce alla preoccupazione degli albergatori, degli operatori turistici, delle agenzie di viaggio, dei ristoratori, di tutte quelle categorie che con i traffici turistici hanno a che fare quotidianamente”, prosegue, – anche a nome dei colleghi consiglieri provinciali Luciano CAVALIERE e Francescantonio CONTE – , il capogruppo alla Provincia e al Comune Massimiliano OGGIANO, “e siamo tutti preoccupati dall’allerta lanciato dalle compagnie, che potrebbero decidere, a fronte dell’aumento della tassa d’imbarco, di spostare altrove i propri vettori ed i propri traffici, creando un danno alla realtà salentina, laddove si pensi che l’aeroporto del Salento serve le tre province di Brindisi Lecce e Taranto”.

     “Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un’amministrazione comunale che opera scelte [in limite mortis] “, dichiara Cesare MEVOLI, commissario cittadino di FdI Brindisi, “preoccupata più a sanare i buchi di bilancio che a programmare un serio sviluppo del territorio, e che continua ad operare come se si fosse appena insediata, e non stesse invece in procinto di fare le valigie, vista  la imminente data delle elezioni e un gradimento in città talmente basso da far impallidire gli scommettitori che dovessero puntare sulla riconferma del centrosinistra” , conclude. Fratelli d’Italia, da sempre accanto alle categorie produttive, si batterà con tutte le sue forze, e a tutti i livelli, per impedire che si danneggi il tessuto produttivo dell’intero Salento con una decisione frettolosa e dettata dalla fretta di realizzare qualcosa a poco meno di tre mesi dal voto.  Chiederemo lo stop di ogni iniziativa in tal senso, e che sia demandata come è giusto che sia ogni decisione alla prossima amministrazione che si insedierà ad elezioni avvenute.

Anche  consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani dice: “Per primi avevamo lanciato l’allarme – con due note, il 24 luglio e il 28 gennaio scorsi – sul rischio che l’aumento delle tasse d’imbarco aeroportuali deciso dal Comune di Brindisi sarebbe stato un boomerang per l’Aeroporto del Salento, e la protesta dell’associazione delle compagnie low cost conferma purtroppo i nostri timori. Su questa vicenda presenterò un’audizione nella V Commissione trasporti del Consiglio regionale, perché tutti i soggetti in causa – dall’amministrazione comunale brindisina ai vertici di Aeroporti di Puglia – vengano a dar conto del proprio operato e di scelte autolesioniste che rischiano di ripercuotersi non solo sullo scalo brindisino, con la fuga annunciata dalle compagnie low cost, ma sull’intera economia del Salento. Nonostante le rassicurazioni sui piani di potenziamento dello scalo brindisino ricevute dal presidente Adp Vasile nel corso del sopralluogo effettuato a dicembre scorso su nostra insistente richiesta, temiamo che il paventato disimpegno delle compagnie low cost su Brindisi andrà a tutto vantaggio dell’aeroporto di Bari, già largamente favorito nelle politiche di attrazione dei voli”.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*