BRINDISI- Aumento del canone per le lampade votive, il PRI: “A pagare sono i morti e le loro famiglie”. Il capogruppo del PRI, Gabriele Antonino si unisce al coro di contestazioni per l’aumento del canone per le lampade votive che in questi giorni sta creando grande caos tra i cittadini. “Che il piano di riequilibrio finanziario comportasse lacrime e sangue per i brindisini era risaputo. Ma che alla fine a pagare fossero solamente i morti, o i loro parenti, probabilmente non se lo aspettava nessuno! Infatti tutti gli aumenti dei ticket per i servizi a domanda individuale (mensa, asili nido, eccetera) sono stati puntualmente revocati a seguito delle proteste dei fruitori del servizio. Altrettanto è accaduto per i tagli inizialmente disposti (uno per tutti il servizio trasporto alunni dalle scuole rurali). Non così è accaduto, invece, per il servizio delle lampade votive esistenti all’interno del cimitero. In questi giorni, infatti, numerosi cittadini si stanno vedendo recapitare una lettera della ditta che gestisce i servizi cimiteriali, con allegato bollettino postale, in cui viene richiesto entro il 30 novembre il pagamento del servizio con un aumento del 40% rispetto allo scorso anno- dice Antonino- In più si chiede anche di documentare l’avvenuto pagamento del servizio per l’anno 2019. La qualcosa lascia intendere che l’Amministrazione non sia in grado da sé di verificare gli eventuali importi evasi. Non osiamo immaginare quanto accadrà con la internazionalizzazione della riscossione volontaria dei tributi e per importi di certo più rilevanti. La cosa alquanto macabra è che per eventuali chiarimenti bisogna recarsi direttamente al cimitero laddove si sono già formate file interminabili di cittadini. La minaccia, in caso di inottemperanza, è quella di procedere al distacco della lampada votiva e all’avvio della procedura di riscossione coattiva. Insomma i defunti dei cittadini non in grado di pagare potranno godersi meglio “l’eterno riposo” senza il fastidio della luce accesa! Non siamo tra quanti aizzano i cittadini a non pagare il dovuto. Ma, come al solito, si è scelto il metodo peggiore per comunicare le decisioni assunte. Forse converrebbe già dire che anche per la concessione dei loculi cimiteriali si prefigura un possibile salasso, con aumenti ben più consistenti. Insomma anche morire a Brindisi diventerà un lusso non alla portata di tutti. E pure, come ebbe a dire Totò in una celebre poesia, “A morte ‘o ssaje che dè? e una livella”.
BrindisiOggi
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