MESAGNE- Centro commerciale aperto anche a Ferragosto dopo la protesta dei dipendenti interviene anche il sindacato.
Anche la Filcams Cgil al fianco dei dipendenti dell’Auchan che protestano per l’apertura del centro commerciale il giorno di ferragosto.
Il sindacato si rivolge direttamente al sindaco di Mesagne, Pompeo Molfetta.
Alcuni mesi fa il Gruppo AUCHAN, e tutti gli IPER di Puglia, racconta il sindacato, aveva presentato il piano delle chiusure, inserendo anche la giornata di Ferragosto tra di esse. La Filcams Cgil aveva contestato la limitata disponibilità alle chiusure, chiedendone altre a partire dalle giornate di Pasquetta, del 1 Maggio e del 2 Giugno. Nonostante questo la società vuole aprire proprio il 15 di agosto.
La Filcams Cgil, inoltre, ha fatto sapere che è impegnata da anni a limitare le aperture anche domenicali, ritenendo che tutte le 52 domeniche hanno il solo effetto di allontanare giovani madri e giovani padri dai propri figli e dalle famiglie: “È peraltro risaputo che, le domeniche e le festività sono le giornate di maggiore incasso per gli IPER di qualsiasi marchio- dicono- per questo nelle festività viene impegnato tutto il personale in organico e non si può garantire il beneficio di almeno la metà delle stesse da parte dei lavoratori”.
La Filcams Cgil così d’intesa con le altre sigle sindacali confederali, hanno chiesto l’intervento Comune di Mesagne, al fine di garantire la chiusura del Ferragosto, al pari di quanto avvenuto nei giorni scorso per l’IPER AUCHAN di Casamassima (BA).
Ne fa una questione di sicurezza e tutela tanto dei dipendenti quanto dei lavoratori l’Adoc che così interviene: ” La giornata del Ferragosto è da sempre ritenuta critica dagli organi di Polizia per i potenziali rischi legati, non solo alla mobilità, ma anche e soprattutto alla sicurezza nelle città, rese deserte dall’esodo dei cittadini verso le zone balneari, rischi che assorbono quasi totalmente l’impegno delle forze di Polizia-dice l’associazione- Le scelte legate al profitto adottate dai grossi centri di distribuzione introducono, inoltre, surrettiziamente uno stravolgimento nel costume sociale che andrebbe approfondito e vigilato perché si possa vagliare in quale direzione si stia cercando di spingere le comunità dei consumatori”.
E conclude: “Siamo sempre stati favorevoli alla possibilità della più ampia fruibilità di servizi in favore dei cittadini ma non ne condividiamo gli eccessi, ritenendo parimenti prioritarie le esigenze di sicurezza e, non ultima, la salvaguardia di tradizioni che da sempre considerano le ferie ferragostane un diritto al riposo, ed occasione di socializzazione e scoperta del territorio, per tutti”.
BrindisiOggi
Sono un imprenditore…non posso scegliere se aprire in un giorno di festa perche’ la mia attivita’ sarebbe probabilmente la sola della strada, e quindi situazione potenzialmente pericolosa ed inutile… Sarei felice invece di poter approfittare di una possibilitá offertami da un centro commerciale , con negozi tutti insieme aperti ed attivita’ programmate, per cercare di incrementare i miei guadagni in un momento in cui le aziende soffrono molto.
Sarebbe auspicabile certamente che i titolari organizzassero i turni in modo da non penalizzare il personale, offrendo recuperi o rimborsi spese, ma direi che approfittare di queste opportunitá é doveroso, anche nei comfronti di quei dipendenti che potrebbero vedere a rischio il proprio posto di lavoro. Tra l’ altro siamo solo noi al Sud ancora abituati alla domenica in casa o al mare, mentre i turisti probabilmente provenienti da altre zone d’ I talia, dove i centri commerciali sono sempre aperti, certamente troveranno vantaggio in questo. Questa mentalita’ dovrebbe diventare propria degli imprenditori , dei lavoratori coscienti ma anche degli enti locali che dovrebbero promuovere e stimolare tali iniziative.
Le imprese che producono e pagano le tasse dovrebbero essere sostenute, e non ostacolate. Le proteste provengono solo dalle commesse e non dai rispettivi datori di lavoro, ben favorevoli all’apertura, peraltro consentita dalla legge.
Ai più che non hanno un lavoro, queste proteste suonano come una vera… provocazione.
Mi raccomando aprite che devo rinfrescarmi con l’ aria condizionata prima di andare a mare
Andate a lavorare fannulloni e spero che il direttore su renda conto che è arrivato il tempo di cambiare il personale e prendere gente seria che vuol lavorare veramente
Caro Fausto, mio padre ha lavorato per anni in fabbrica (Enichem) e quando capitava il turno lavorava anche il giorno di Natale. Quelli di oggi vogliono solo lo stipendio. Andassero pure al mare, così all’auchan assumono quelli che vogliono lavorare veramente, che hanno un mutuo da pagare…., e famiglie da mantenere.