MESAGNE – Atto intimidatorio nei confronti del sindaco di Mesagne, Pompeo Molfetta. Ignoti, nei giorni scorsi, hanno forato tre gomme dell’auto del primo cittadino. Movente da ricostruire, intanto, sono state acquisite le immagini delle telecamere presenti nei pressi dell’abitazione dell’amministratore. Le indagini sono in mano agli agenti del commissariato della città, diretti dal vice questore Rosalba Cotardo.
Bisogna far luce su quanto accaduto al sindaco della città di Mesagne, Pompeo Molfetta. Qualcuno ha bucato le gomme dell’auto del primo cittadino. Non una, ma ben tre. E’ stato lo stesso sindaco questa mattina mentre si recava a Palazzo di Città ad accorgersi che qualcosa alla macchina non andava. Quindi ha fatto prima una sosta dal gommista di fiducia, e quest’ultimo ha appurato che su tre pneumatici vi erano dei fori. A quel punto il primo cittadino, capendo la gravità della situazione, si è recato presso il commissariato e ha sporto denuncia contro ignoti.
L’autovettura di Molfetta era parcheggiata nel cortile vicino l’abitazione dove il sindaco abita con la famiglia. I poliziotti hanno già eseguito i rilievi di rito e acquisito le immagini delle telecamere presenti e di abitazioni private.
Gli investigatori hanno già ascoltato lo stesso Molfetta, che avrebbe dichiarato di non aver ricevuto minacce e che sarebbe sereno. Intanto, s’indaga a 360 gradi. Gli agenti stanno lavorando sia sulla vita privata che professionale del primo cittadino.
Intanto, giungono i primi messaggi di solidarietà da parte dei colleghi sindaci della provincia di Brindisi: “Apprendo con preoccupazione dell’atto intimidatorio subito dal primo cittadino di Mesagne Pompeo Molfetta. – afferma il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi – Spiace constatare che l’impegno e l’attenzione di un sindaco attivo sul nostro territorio vengano ricambiati con tale codardia da chi ha deciso di danneggiare la sua auto. “Anche a nome dell’intera coalizione composta da Brindisi Bene Comune, Pd, Leu e Ora tocca a noi, esprimo massima solidarietà a Pompeo e alla sua famiglia conscio che il ruolo di primo cittadino è quanto mai difficile. Abbiamo tutti una grande responsabilità ma non sempre il nostro impegno viene apprezzato. Alla luce di questo appare ancor più vile quanto accaduto”.
Mentre il sindaco di Latiano, Mino Maiorano dichiara: “A nome dell’amministrazione e dell’intera cittadinanza di Latiano condanno il vile atto intimidatorio subito dal sindaco di Mesagne, al quale esprimo solidarietà e vicinanza. Sono convinto che chi ha agito nell’ombra e in maniera vile, ha già fallito il suo obiettivo. Mi auguro che si faccia presto luce su quanto accaduto e nell’interesse della collettività invito il collega Molfetta a proseguire nell’attività amministrativa intrapresa con coraggio, a testa alta e lealtà”.
Mar.De.Mi.
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