CAROVIGNO- Il passo dei tordi, in questo periodo dell’ anno, lungo la fascia collinare della provincia, attira numerose “doppiette”, soprattutto nelle campagne ad uliveti.
Pertanto, i controlli dei Carabinieri Forestali, che nella fase di apertura della stagione venatoria (settembre) si sono concentrati nella zona di pianura litoranea, sono stati allargati alle aree interne, proprio in virtù della presenza e del passaggio di stormi del passeriforme sul territorio.
In uno di questi servizi, finalizzati al contrasto del bracconaggio, i Militari della Stazione Forestale di Ostuni hanno individuato, alle prime ore del giorno, un apparecchio elettroacustico, cioè un registratore riproducente il verso dei volatili, posizionato e funzionante nella vegetazione di contrada Maresca, sulle colline di Carovigno. Come è noto, l’ uso di tali apparecchi è vietato dalla legge-quadro sulla caccia in tutto il territorio nazionale, costituendo un indubbio vantaggio per i cacciatori nell’ attirare diverse specie di avifauna facilitandone così l’ abbattimento.
L’ appostamento dei Carabinieri Forestali ha permesso, dopo un po’ di tempo, di intercettare il possessore del richiamo elettromagnetico, e quindi identificarlo: C.C., di anni 67.
Al cacciatore è stato contestato il reato di esercizio dell’ attività venatoria con mezzi non consentiti, punito a norma dell’ art. 30, comma 1, lett. h) della Legge n. 157 del 1992 (che disciplina la caccia in Italia, in applicazione di direttive comunitarie) e pertanto deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi.
Sono stati inoltre sottoposti a sequestro il richiamo elettromagnetico (che, in caso di conferma della pena, dovrà essere confiscato), ed il fucile con le munizioni portate al seguito.
BrindisiOggi
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