CELLINO SAN MARCO– Attentato ai danni del sindaco di Cellino San Marco, Francesco Cascione. Fiamme di natura dolosa divampano nella notte all’interno della sua abitazione estiva a Torre San Gennaro. La scoperta è avvenuta questa mattina quando un uomo passando accanto alla villa si è accorto del cancello aperto, pensando che la casa fosse stata preda di ladri ha allertato le forze dell’ordine che a loro volta hanno avvertito la famiglia Cascione. L’abitazione è intestata a Rina Metrangolo, madre del sindaco Cascione, ed è in uso all’intera famiglia. Dai primi rilievi dei carabinieri di Torchiarolo intervenuti sul posto, pare che ignoti durante la notte abbiano forzato la porta d’ingresso dell’abitazione, preso la bombola di gas dalla cucina e l’abbiano trascinata al centro della casa per poi, con l’ausilio di liquido infiammabile, darle fuoco. Le fiamme si sono estese su mobili e suppellettili, danneggiando seriamente le pareti. Un gesto mirato dunque a creare scompiglio ed intimorire i proprietari della villetta, il sindaco Cascione e la sua famiglia. Le fiamme tuttavia si sono spente da sole, questa mattina, quando i carabinieri sono arrivati era rimasto solo fumo e cenere. Sul posto sono intervenuti anche i tecnici del Comune di Torchiarolo per verificare l’agibilità dell’abitazione, fortunatamente la struttura non è stata intaccata, ma i danni, ora in via di quantificazione, sono notevoli.
“Non so davvero cosa dire davanti ad un simile gesto. Escludo il discorso professionale perché godo di grande stima- spiega il sindaco Cascione- Penso, piuttosto, che quanto è accaduto sia legato alla mia vita politica ed al ruolo che ricopro. Io non ho mai fatto promesse a nessuno”.
Il primo cittadino dunque è convinto che l’attentato di questa notte non debba essere associato al sua professione di avvocato ma invece al ruolo di sindaco. Una cosa è certa non è la prima volta che Cascione e la sua famiglia finiscono nel mirino dei malintenzionati. Già nel 2006 la famiglia Cascione fu vittima di un altro incendio doloso, quella volta fu data alle fiamme l’abitazione estiva del padre di Francesco Cascione, poi lo scorso anno ignoti misero fuoco al portone della casa del sindaco a Cellino San Marco.
“Io non ho nulla da temere– continua a dire Francesco Cascione- scheletri nell’armadio non ne ho”.
Nel frattempo le indagini sono state avviate ed i carabinieri di Torchiarolo ora hanno il compito di fare chiarezza scoprire movente e responsabili del gesto intimidatorio.
Tanti gli attestati di solidarietà primo fra tutti quello da parte di Gabriele Elia, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Cellino San Marco che dice di sentirsi vicino al sindaco ed alla sua famiglia: “ Questi sono momenti in cui bisogna stare uniti, lo dico anche agli altri rappresentati politici, al di là dei colori di bandiera non si possono tollerare simili gesti”
Elia stesso qualche settimana fa è stato vittima di un gesto intimidatorio, la sua auto è stata data alle fiamme sotto l’abitazione dei genitori. Mistero ancora sui responsabili, ma anche lui come Cascione, commentando il gesto disse che era verosimilmente riconducibile al suo ruolo di amministratore.
Lucia Pezzuto
Commenta per primo