BRINDISI- Chiuse le indagini per l’attentato alla scuola Morvillo Falcone. Si va verso un unico processo, unificati i procedimenti per la strage alla scuola e il tentato omicidio a Cosimo Parato, l’uomo di Torre Santa Susanna che Giovanni Vantaggiato (reo confesso ) ha tentato di ammazzare nel 2008 facendo esplodere una bomba sotto la sua abitazione. La Dda di Lecce con Cataldo Motta e i pm Gugliemo Cataldi e Milto De Nozza ha firmato la richiesta di giudizio immediato superando così l’udienza preliminare. Sarà ora il gip a decidere se accogliere l’istanza. Vantaggiato, 68 anni di Copertino, è in carcere dal 6 giugno scorso, deve rispondere di strage aggravata dalla finalità terroristica, di detenzione ed esplosione di ordigno micidiale, e del tentato omicidio di Cosimo Parato. Per l’accusa i due fatti, quello di Brindisi e di Torre Santa Susanna sono collegati, alla base dell’attentato alla scuola ci sarebbe la rabbia che Vantaggiato nutriva contro la giustizia e l’intero sistema dopo la sentenza del mese prima, che condannava per truffa Parato, accusato dalla stesso imprenditore di Copertino. I due in passato erano soci in affari, poi Vantaggiato nel 2008 decise di liberarsi, fece esplodere una bomba nascosta in una bicicletta sotto casa di Parato, l’uomo di Torre non morì ma rimase gravemente. ferito.
A conclusione delle indagini la Dda ha individuato nella lista delle parti offese oltre ai nove studenti feriti nella strage al Morvillo Falcone, ai genitori di Melissa Bassi (la ragazzo morta nell’attentato) anche i ministeri dell’Interno e dell’Istruzione, la Regione Puglia, la Provincia e il Comune di Brindisi. Tutti potranno costituirsi parte civile nel processo che sarà celebrato dinnanzi alla corte d’Assise di Brindisi.
Lu.Po.
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