Dopo gli attentati, il prefetto nomina la commissione antimafia nel Comune

CELLINO SAN MARCO- Troppi attentati intimidatori a sindaco e rappresentati della sua giunta  negli ultimi mesi e il prefetto di Brindisi Nicola Prete ha nominato una commissione d’indagine antimafia  per verificare infiltrazioni  criminali nell’amministrazione del Comune di Cellino San Marco. La decisione è stata pubblicata sul sito della Prefettura di Brindisi. Dove si legge: “ Nel territorio comunale di Cellino San Marco si sono verificati ripetuti attentati di presumibile natura intimidatoria nei confronti del Sindaco e di alcuni amministratori del civico Ente, che potrebbero essere sintomatici di tentativi della criminalità organizzata di condizionare il regolare andamento della cosa pubblica.  Il Prefetto su delega del Ministro dell’ Interno, anche per soddisfare esigenze di massima trasparenza, ha disposto, ai sensi dell’art.143 del testo unico degli enti locali l’accesso antimafia presso il comune di Cellino San Marco al fine di verificare l’eventuale sussistenza di forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata o di collegamenti diretti o indiretti con la stessa tali da compromettere il buon andamento dell’azione amministrativa”

 La Commissione d’indagine si è insediata ieri, presieduta dal viceprefetto Maria Filomena Dabbicco in servizio presso la Prefettura di Bari, è composta dal . Michele Albertini, dirigente del servizio economico-finanziario della Prefettura di Brindisi e Giuseppe Lorenzo, tenente del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brindisi. L’organismo svolgerà la propria indagine per tre mesi,che potranno essere rinnovati

Le vittime degli ultimi attentati sono stati il sindaco, l’avvocato penalista  Francesco Cascione  e l’assessore ai Servizi Sociali Gabriele Elia. Sarebbe stato lo stesso sindaco a chiedere l’intervento del prefetto.

Nel caso in cui la commissione dovesse ravvisare legami, collegamenti e condizionamenti della criminalità nell’amministrazione comunale, il prefetto potrebbe sciogliere il Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. E dire che solo qualche anno fa il sindaco aveva definito il suo paese come: “un’isola felice“. Ma Cascione dopo gli ultimi episodi ha cambiato idea, vuole che venga fuori la verità. Lui, almeno lui, non avrebbe nulla da nascondere.

 BrindisiOggi

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