BRINDISI- Il corpo dei Vigili del Fuoco è in assoluta emergenza. Sono pochi, scarsamente considerati, non adeguatamente pagati e con nessuna tutela. Servono risposte, soprattutto sul fronte delle assunzioni, per dare risposte alla cittadinanza. C’è bisogno di portare da subito il corpo dai 33 mila operativi attualmente disponibili a 40 mila unità e portare il personale tecnico professionale da 2 mila a 5 mila unità. È in estrema sintesi la rivendicazione unitaria di Fns Cisl, Fp Cgil Vvf e Confsal Vvf, in rappresentanza della maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori del corpo, Un grido di allarme, quello dei sindacati maggioritari del Corpo dei Vigili del Fuoco, che si riverserà in piazza il 14 settembre a Roma a Santi Apostoli e contestualmente in appostiti presidi sit-in innanzi a tutti i Comandi Provinciali d’Italia dietro le parole “Quale futuro per i Vigili del Fuoco?
Le questioni di maggior rilievo oggetto della protesta e le possibili soluzioni, peraltro già esposte dettagliatamente dai tre rappresentanti sindacali nazionali, Massimo Vespia (Fns Cisl), Mauro Giulianella (Fp Cgil Vvf) e Franco Giancarlo (Confsal Vvf), in un’apposita conferenza stanza tenutasi il 07 Settembre 2022 a Roma, sono:
OCCUPAZIONE – Le condizioni di lavoro estenuanti, condizionate da un cambiamento climatico che ha portato gli interventi dei Vigili del Fuoco negli ultimi 3 anni da 700 mila a circa 1 milione. Una vera e propria esplosione senza un adeguato incremento di organico, lamentano i sindacati. A garantire questa grande mole di lavoro, a fronte di una dotazione organica teorica di 39.500 unità, sono solo 35 mila gli operatori disponibili e in servizio nel Corpo di cui, circa 33 mila operative e 2 mila del Ruolo Tecnico Professionale. Una carenza di 4.500 tra lavoratrici e lavoratori che si fa sentire. Serve un incremento occupazionale attraverso uno stanziamento economico specifico tale da garantire un vero potenziamento: 40.000 unità operative e 5.000 unità del ruolo tecnico professionale. Servirà inoltre, l’autorizzazione anticipata per l’assunzione del turnover di almeno un biennio.
TUTELE – La salute e la vita dei professionisti del soccorso dipende anche dalla riduzione dei carichi di lavoro, troppo elevati rispetto al numero. I Vigili del fuoco non hanno l’assicurazione Inail, non hanno un elenco di malattie professionali riconosciute, così come non hanno una adeguata procedura per il riconoscimento delle cause di servizio e dei rimborsi spesa per infortunio. Inaccettabile per il sindacato una condizione di lavoro incerta e precaria come questa. Non esistono statistiche sulle malattie che colpiscono i Vigili del Fuoco durante la loro attività lavorativa e dopo essere andati in pensione.
CONTRATTO – Il rinnovo del contratto 2022/2024, scaduto già da 8 mesi, deve trovare la sua conclusione prima della scadenza del triennio. Basta a vacanze contrattuali irrisorie, il personale aspetta risposte, questo è il momento per darne.
BrindisiOggi
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