BRINDISI-Finisce a carte bollate. Le dichiarazioni della presidente dell’Antiracket Salento non sono andate giù alle associazioni Antiracket della provincia di Brindisi. Non ci stanno alle insinuazioni fatte da Maria Antonietta Gualtieri in merito al loro operato e ancor di più alle accuse di infiltrazioni nelle loro associazioni. La questioni finisce sul tavolo dell’avvocato. Intendono infatti sporgere querela contro la presidente. (vedi art. Antiracket, la presidente denuncia: “In questa provincia associazioni che aiutano la criminalità”)
Per ora non vogliono rilasciare alcuna dichiarazioni, per loro lo farà il coordinatore regionale delle associazioni antiracket Renato De Scisciolo che ha già informato il presidente nazionale Tano Grasso che incontrerà a breve. Del fatto è stato avvertito anche il Ministero dell’Intero.
Una frase però si lascia sfuggire il presidente antiracket di Mesagne Fabio Marini. “Una cosa è certa noi siamo un’associazione non profit composta da vittime del racket e dell’usura che hanno deciso di lottare e aiutare gli altri, facciamo volontariato- afferma Marini- Lo sportello antiracket Salento vive invece perché ha ottenuto un finanziamento di 2 milioni di euro. Ma non intendo dire altro lo faranno i nostri legali e replicherà il coordinatore regionale”.
La questione è solo rinviata di qualche giorno. Si attende infatti una replica forte dalle associazioni accusate di non svolgere bene e liberamente il loro compito
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