MESAGNE – «Sul fronte della nomina di un supplente per il docente di sostegno, la competenza è delle istituzioni scolastiche per cui esistono delle graduatorie dalle quali attingere. Sull’altro versante, l’assistente del ragazzo è stato nominato all’inizio dell’anno dalla Asl, per cui non fa parte di quelli forniti dall’Ambito dei 9 Comuni di cui Mesagne è capofila». Passata più o meno una settimana dalla denuncia della contemporanea assenza dell’insegnante di sostegno e dell’assistente nominato dall’Asl del genitore di un alunno affetto da una grave disabilità, frequentante la scuola media Aldo Moro di Mesagne, l’amministrazione comunale, con l’intervento del sindaco Franco Scoditti dell’assessore alle politiche sociali Angelo Guglielmi, interviene sulla questione.
Il primo cittadino e l’assessore hanno voluto spiegare come stanno le cose in materia di assistenza scolastica per i ragazzi diversamente abili a Mesagne e in tutti comuni dell’Ambito di cui è capofila e raccontare i provvedimenti presi dagli uffici comunali per risolvere al più presto il caso in oggetto. Alla luce della precisazione fatta sopra, insomma, secondo gli amministratori, se il ragazzo e la sua famiglia hanno patito dei disagi, le colpe non sono da ricercarsi nei corridoi del Comune, anzi, dirigenti, assessore e sindaco, si sarebbero prodigati a mettere una pezza in attesa di un miglioramento della situazione e il rientro dei titolari al fianco del ragazzo.
«Non appena l’assessore Guglielmi e il sindaco Scoditti sono stati informati dell’esigenza di sostenere il percorso dello studente, hanno provveduto a far nominare un assistente dell’Ambito in attesa che terminasse il periodo di malattia dell’operatore Asl. Al momento attuale, il problema è stato risolto, sia per la piena disponibilità del Comune e dell’Ufficio Politiche Sociali, che ha operato nell’esclusivo interesse del ragazzo e della sua famiglia, sia dalla scuola che ha provveduto alla nomina dell’insegnante di sostegno sostitutivo». In merito, Guglielmi ha voluto approfondire la tematica che, nell’ultimo periodo, sta sollevando non poche polemiche in provincia a causa dei tanti casi denunciati dalle famiglie e dagli stessi operatori, impossibilitati, dal numero di ore a loro disposizione, a offrire un servizio degno di questo nome.
«Rimane il fatto – ha dichiarato Guglielmi – che l’argomento è delicato perché delicata, in questo momento storico, è la condizione all’interno della quale si trovano a operare il mondo scolastico e i Comuni: il primo è alle prese con la precarietà e l’insufficienza ancora non risolta dei docenti, che non ha purtroppo risparmiato quelli di sostegno, a proposito dei quali abbiamo sollecitato in questi giorni un’interrogazione parlamentare; i secondi, come prima interfaccia dei cittadini, sono costretti a farsi carico quotidianamente degli effetti e dei riverberi dei tagli ai trasferimenti, non solo ai Comuni, ma anche agli Enti territoriali di ordine superiore, come accaduto in questo singolo caso per l’assistente non sostituito dall’Asl».
BrindisiOggi
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