BRINDISI- Servizio ADI sospeso, a rischio i posti di lavoro, il Cobas scrive al sindaco Rossi. Chiede un incontro al primo cittadino il sindacato Cobas di Brindisi preoccupato per la difficile situazione dei lavoratori ADI.
“Il Sindacato Cobas alla apertura della fase 2 che vede il servizio ADI ancora sospeso Vi chiede un incontro per discutere della difficile situazione in cui vivono le lavoratrici del servizio.scrive il sindacato rivolgendosi al sindaco- Le decisioni prese in Consiglio Comunale a causa del predissesto finanziario dello stesso Comune parlano di una chiusura del servizio al 31 Marzo . La procedura di licenziamento avviata dalla ditta Genesi ha ricevuto uno stop dovuto solo alle decisioni governative in merito all’emergenza Covid-19, ma il problema rimane tutto intero da risolvere. Lei ha realizzato degli incontri con l’Asl per affrontare il problema dei licenziamenti ed ha chiesto sostegno all’Ente per evitarli. Nel corso di numerose interviste Lei ha assicurato le lavoratrici e la città che nessuna avrebbe perso il posto di lavoro attraverso una gestione ASL dell’intero servizio comunale. A tale scopo ha annunciato anche l’avvio di un tavolo in Prefettura alla presenza del Comune e dell’Asl . Per l’intervento Asl per la salvaguardia di tutte le operatrici nutriamo seri dubbi dopo un colloquio che come sindacato Cobas abbiamo avuto con il Direttore Generale della ASL di Brindisi , Giuseppe Pasqualone. Il dirigente massimo della ASL invece assicurava l’intervento per quello che poteva riguardare le loro competenze . Per il resto del personale che rimaneva fuori attendeva l’invito in Prefettura per un eventuale sostegno di carattere prettamente sociale alle problematiche poste dal Comune di Brindisi. Abbiamo chiesto alla Prefettura di Brindisi se avesse ricevuto richiesta da parte del Comune di Brindisi di un tavolo teso alla ricerca di soluzioni per le lavoratrici del servizio ADI. La risposta della Prefettura è stata un NO. Chiediamo a Lei quali sono le intenzioni della Amministrazione in proposito e quali passi sono stati fatti per evitare i certi licenziamenti alla fine della emergenza Covid-19”.
BrindisiOggi
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