CEGLIE MESSAPICA– Fanno saltare lo sportello postamat con l’esplosivo ma l’allarme li mette in fuga. E’ andata male ai banditi che alle prime luci dell’alba di questa mattina, hanno preso di mira lo sportello bancomat dell’ufficio postale in via Don Luigi Guanella a Ceglie Messapica.
Erano circa le cinque del mattino quando si è udita la deflagrazione. Numerose le telefonate al 112 dei cittadini spaventati dal botto. Sul posto immediatamente i carabinieri di pattuglia che si sono trovati dinnanzi allo sportello parzialmente scardinato. I malviventi avevano piazzato dell’esplosivo, la cui natura ora è al vaglio degli artificieri, ed avevano tentato di far saltare la cassa. Parte del muro intorno allo sportello era crollato ma il blindato era rimasto intatto. Il boato creato dalla deflagrazione aveva fatto scattare l’allarme dell’ufficio postale, i malviventi probabilmente presi della fretta e dal timore di essere beccati erano fuggiti via a mani vuote.
Gli investigatori hanno cercato di acquisire le immagini delle telecamere di cui è dotata la filiale ma pare che non ci siano registrazioni. L’ipotesi è che con la deflagrazione il sistema si sia guastato e non abbia registrato nulla. Ora le indagini proseguono , è probabile che nella strada vi siano altre telecamere di altri esercizi commerciali che abbiano registrato.
L’edificio postale non ha subito danni strutturali. Il colpo a Ceglie avviane a ventiquattro ore di distanza da quello messo a segno a Pezze di Greco dove i malviventi hanno fatto saltare lo sportello bancomat dell’Istituto di Credito Cooperativo di Locorotondo, non è escluso che ci possa essere qualche collegamento.L’attenzione degli investigatori è tesa a verificare se si tratti di una stessa banda specializzata negli assalti ai bancomat.
Lucia Pezzuto
preciso che prima di andare a Ceglie Messapica alle ore 02,30 erano andati a Cisternino presso lufficio Postale facendo saltare anche qui il bancomat sul posto prontamente prima dei Carabinieri sono intervenuti i VIGILI del FUOCO del distaccamento Ostuni che spegnevano le fiamme creatosi dalla defragrazione.