BRINDISI- Assalto al Mc Donald’s, sarà interrogato in carcere domani mattina l’uomo accusato della rapina. Cristian De Florio, 23 anni, sosterrà l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Biondi assistito dal suo rappresentate legale l’avvocato Marianna Laguercia. De Florio è stato arrestato sabato sera subito dopo aver messo a segno la rapina nel Mc Donald’s all’interno del centro commerciale Brin Park al quartiere Sant’Elia di Brindisi. L’uomo è stato bloccato da due agenti e un finanziere fuori servizio che cenavano con le rispettive famiglie. Resta aperta, invece, la caccia al complice che è riuscito a fuggire via con parte del bottino, circa 500 euro. De Florio, ha riferito l’avvocato, è provato ed impaurito. Non nega le sue responsabilità così come ha già fatto davanti agli agenti di polizia che lo hanno arrestato. Sicuramente domani mattina risponderà alle domande del giudice riconfermando le dichiarazioni rese in questura. L’azione criminale messa a segno sabato sera ha scatenato un profondo senso di insicurezza nei cittadini. La rapina si è consumata davanti a decine di bambini che alla vista dei banditi incappucciati e armati hanno urlato e pianto cercando di fuggire via. De Florio è incensurato, nulla ancora si sa del suo complice. I poliziotti sul posto hanno recuperato una pistola, un revolver con quattro colpi dentro, parte del denaro appena sottratto e uno scooter TMax del tutto simile a quello utilizzato nella rapina al negozio Chinese Store in piazza Cairoli una settimana fa. Non si esclude, infatti, che la coppia di rapinatori sia la stessa.
Lu.Pez.
Ciao Cristian,
a 23 anni potresti essermi fratello. E tuoi fratelli, oltre che amici in quanto tuoi coetanei, potrebbero esserlo i giovani dipendenti del Mc Donald che, insieme al tuo complice, hai preso d’assalto ieri sera.
Non so il motivo del gesto ma credo fortemente che, per compiere una rapina, ci voglia determinazione, coraggio, intraprendenza…se solo queste caratteristiche le usaste per compiere il bene, per realizzarvi in modo onesto, per costruirvi una vita.
Sai? Ti dico grazie!!! Ovviamente non per il gesto, ma perché quel grilletto non l’avete premuto.
La pistola che avete puntato “era in grado di sparare” leggo in un articolo: avreste potuto ferire, addirittura uccidere qualcuno. E avreste potuto rovinarvi ulteriormente la vita.
Ma non siete andati oltre. E, oltre alla tanta paura e allo shock, nessuno si è fatto male. Avreste potuto fare ancor più danni, ma non l’avete fatto…vuol dire che c’è ancora qualche seme di bene in voi. Se solo lo coltivaste per farlo fiorire.
Poi ci sei tu cara Brindisi. Tu, per questi giovani e davanti a queste situazioni, che cosa stai facendo???
È facile incolparli ed è giusto che rispondano delle loro responsabilità ma tu pensi di essere esente da ogni colpa?
Parlando in immagini: il raffreddore, se c’è prevenzione, attenzione, non attacca…!!! Penso sia chiaro…
Cara Brindisi, ricordati che Cristian (così come il complice e tutti i brindisini) è un tuo figlio, è figlio di questa terra… e come una mamma, come un papà, consapevoli del dono ricevuto, non possono voltargli le spalle, bensì mettersi accanto, in ascolto, prendersi di cura.
Con affetto