Assalto ai bancomat, firmato in prefettura un protocollo anti rapina

BRINDISI- Nove sportelli bancomat assaltati da marzo ad oggi. Nove in soli 3 mesi e mezzo. Le banche corrono ai ripari e firmano con la prefettura di Brindisi e le forze dell’ordine un protocollo sulla sicurezza. La firma del documento è avvenuto questa mattina alla prefettura di Brindisi, alla presenza del prefetto Nicola Prete, del questore  Giuseppe Cucchiara, del comandante dei carabinieri di Brindisi Andrea Piras, del comandante del reparto operativo dei carabinieri Alessandro Colella, del vice comandante della Guardia di Finanza di Brindisi  Pompilio Renna  e del responsabile sicurezza Abi Marco Iaconis. Hanno aderito 17 istituti di credito, 110 sportelli su 117 presenti sul territorio provinciale.

Si tratta di un protocollo già siglato in passato in altri parti  d’Italia, Brindisi si aggiunge solo oggi. Nel documento le banche assumono impegni ben precisi sulle dotazioni dei dispositivi di sicurezza da adottare, da parte sua la Prefettura promuoverà riunioni di coordinamento e comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza a seguito di particolari situazioni di criticità. Mentre  ci sarà  maggiore collaborazione tra le forze dell’ordine  e le banche  con scambi di informazioni.

Nello specifico gli istituti di credito si impegnano a stilare una valutazione del rischio rapina e attacco bancomat aggiornandolo periodicamente. Sulla base di questo dovranno provvedere alla dotazione di misure  di sicurezza. Il protocollo prevede che dopo 3 mesi dalla sottoscrizione vengano adottate almeno 5 misure delle 16 previste. Tra queste: bussola, metal detector, rilevatore biometrico, allarme antirapina, videosorveglianza, sistema di tracciabilità della banconote. La videosorveglianza non solo è obbligatoria ma gli istituti dovranno provvedere a utilizzare una registrazione per le immagini non più analogica ma digitale, così da rendere maggiormente utile il video.  Per il bancomat è previsto che vengano adottati almeno due sistemi di sicurezza tra quelli citati nel protocollo: blindatura del mezzo o rinforzo dei dispositivi, sensori presenza gas, dispositivi per impedire l’introduzione di materiale esplosivo.

Insomma tutto questo dovrebbe  scongiurare l’attacco dei malviventi. Misure che dovrebbero servire da deterrente. Le banche ci provano e le forze dell’ordine collaborano.

Lu.Po.

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