BRINDISI – Lavoratori non ancora assunti, cooperativa non accreditata a livello regionale e cittadini incerti a iscrivere i propri figli all’asilo nido. E’ caos dopo che il Comune di Brindisi ha dato in concessione alla cooperativa Gialla gli asili nido che prima erano comunali. A lanciare l’allarme è il consigliere comunale di Forza Italia Gianluca Quarta. “A pochi giorni dall’apertura degli asili nido dati in concessione alla cooperativa Gialla, i lavoratori non conoscono ancora il proprio futuro lavorativo ed i cittadini vagano nell’incertezza – afferma Quarta – La ingegnosa intuizione di Rossi di liberarsi delle spese superflue (secondo il suo arbitrio), ha dato il responso: la cooperativa è in ritardo con l’accreditamento regionale per utilizzare i fantomatici voucher, i cittadini sono incerti se iscrivere i propri figli, a causa dei costi esorbitanti nell’eventualità e dell’impossibilità presente o futura di poter utilizzare i buoni regionali e di conseguenza la stessa azienda titolare del servizio, alla data odierna, non ha ancora proceduto alla sottoscrizione del contratto con i lavoratori, nonostante il Comune abbia garantito l’anticipazione di due milioni di euro”.
Quarta parla di confusione totale e spese raddoppiate per l’amministrazione comunale, “che ha solo ottenuto- aggiunge – di gettare nella disperazione e nell’incertezza i lavoratori che da 20 anni operano nel settore ed i cittadini che stanno optando gradualmente per il privato. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Ci auguriamo che dietro questo comportamento, non ci sia un disegno per uccidere un altro fiore all’occhiello della città. Dopo l’assistenza domiciliare integrata per gli anziani in difficoltà, dove anche qui, Rossi ha ridotto sul lastrico le famiglie dei lavoratori e dei fruitori del servizio, ora ci auguriamo non sia arrivato il turno degli asili nido. Per non parlare delle Farmacie Comunali, unica azienda veramente in utile e dismessa senza criterio. Il wellfare a Brindisi non esiste più. Ancora un anno e mezzo di agonia per la nostra città”.
Non solo, a danno dei lavoratori (n larga parte lavoratrici) c’è che ancora non sono stati retribuiti dell’ultimo stipendio e del TFR dalla precedente cooperativa La Scintilla.