BRINDISI- La città di Brindisi potrebbe essere esclusa dal consiglio di amministrazione dell’Asi. Si apre la battaglia politica con in corso l’assemblea dei soci che questa mattina dovrà eleggere il nuovo presidente. Ma la questione non è solo politica.
Marcello Rollo, l’uscente non si ricandiderà , così come affermato 10 giorni, fa. D’altronde Rollo aveva fatto due conti e la sua rielezione era improbabile. Il cerino in mano al sindaco di Francavilla Fontana Maurizio Bruno che detiene anche le quote della Provincia, nonostante questa tra due mesi non avrà più alcuna partecipazione nel consorzio. Bruno (Pd) sostiene la candidatura dell’imprenditore di Francavilla Fontana Mimmo Bianco (Ncd), forza politica che attualmente sostiene la sua maggioranza, pare esserci un accordo anche con il sindaco di Fasano (Pd), facendo una somma tra le quote di partecipazione il Comune di Brindisi potrebbe restare fuori dal futuro consiglio di amministrazione nonostante i maggiori introiti all’Asi arrivino proprio dalla zona industriale del capoluogo, non certamente da Francavilla che “la zona Asi” non ospita aziende visto il vincolo idrogeologico.
La sindaca ha chiesto il rinvio della seduta di oggi, ma pare che Bruno non abbia alcuna intenzione di rinviare l’ordine del giorno sulla elezione del presidente. In queste ore la riunione è in corso.
Passa all’attacco il partito di maggioranza del Comune di Brindisi Noi centro: “Nonostante il presidente uscente, Marcello Rollo, già dieci giorni fa abbia manifestato l’intenzione di non ricandidarsi- scrive Toni Muccio- chiedendo però che la nomina del nuovo vertice tenesse conto del ruolo di Brindisi (sul cui territorio insistono la stragrande maggioranza dell’aziende associate), il presidente della Provincia Maurizio Bruno ha voluto imporre un candidato che rientrava nella coalizione politica sconfitta alle recenti elezioni amministrative”.
“E’ chiaro che il paradosso di un consiglio d’amministrazione che non vedrà rappresentato il capoluogo- aggiunge il centrista- e che darà spazio solo a esponenti di comuni che rappresentano una piccolissima parte delle aziende, potrà portare a decisioni drastiche e che rischiano di causare, grazie al desiderio di vendetta e al becero personalismo di Bruno e dei partiti che lo sostengono, la fine del Consorzio Asi di Brindisi”.
L’ipotesi è quella che il Comune di Brindisi dal prossimo anno possa dismettere le proprie quote.
BrindisiOggi
“….e che rischiano di causare […] la fine del Consorzio Asi di Brindisi”. Prendo questa frase come un augurio, come un
felice auspicio di maggior aria pulita per la nostra sciagurata città.