BRINDISI- “E’ incontestabile, che Brindisi ha perso l’autonomia Amministrativa e contabile dell’arsenale e questo di per sé è un dato negativo.”
Così si legge in una nota stampa diffusa dall’organizzazione sindacale Cigl dopo un’incontro avvenuto giovedì 12 gennaio con altre organizzazioni sindacali di categoria e l’ammiraglio Vitiello, in merito al già discusso conferimento del settore amministrativo dell’arsenale di Brindisi alla competenza amministrativa della sede tarantina.
L’incontro è stato convocato dall’ammiraglio Vitiello il quale ha voluto esprime il proprio disappunto sul polverone sollevato dalla stampa in merito al declassamento della Maristanav al reparto di Taranto.
Cgil, ha contestato alcune delle giustificazioni dell’ammiraglio Vitiello sul provvedimento, – ricordiamo tra le cause di conferimento questioni legate al regime di contabilità speciale della Maristanav di Brindisi che, tra l’altro, non risulta essere in possesso dei requisiti dettati (ex art. 38 del d.lgs. 50/2016) dal nuovo codice degli appalti (ambiti di attività, bacini territoriali, tipologia e complessità dei contratti, ecc.)
Il Sindacato specifica che il provvedimento è stato approvato senza la convocazione dei sindacati e che solo, attraverso gli organi di stampa i sindacati, sono stati convocati per essere messi a conoscenza dei fatti che, tra l’altro, sono avvenuti il 31 dicembre in “periodo festivo tanto da non consentire alcuna interlocuzione”.
Ma in modo particolare il disappunto nasce dall’interpretazione del comma 1 dell’art. 447 punto “e”, che definisce reparto un’ unità organica facente parte di un organismo di forza armata o interforze che ha la gestione dei fondi di bilancio e di materiali nell’ambito dell’attività amministrativa dell’Ente o del distaccamento dal quale contabilmente fa parte.
“Dunque la perdita dell’autonomia amministrativa determina il declassamento dell’arsenale brindisino ancora più specificato al comma 2 dell’art. 447” ( è chiarito che un “Reparto” è privo di autonomia amministrativa).
Al momento Cgil resta in attesa degli esiti dell’incontro richiesto a livello nazionale da CGIL-CISL e UIL e di ricevere chiarimenti e approfondimenti sul perché, nonostante gli investimenti e il rilancio in atto l’ex Ente Marina Brindisi, oggi reparto di Taranto dal punto di vista amministrativo e contabile, non aveva ancora i requisiti previsti dalla legge per essere qualificata stazione appaltante ai sensi del D.lvo 50/2016 ( nuovo codice degli appalti).
BrindisiOggi
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