Arriva il circo Togni e Consales torna alla carica

BRINDISI – Il sindaco di Brindisi Mimmo Consales ha iniziato la sua battaglia contro il circo degli animali nel 2013 quando nella sua città arrivò la tendopoli di pagliacci, giocolieri e animali. Oggi, con l’arrivo del circo Togni in città torna alla carica e ribadisce il suo secco ‘no’ a questo modo di fare spettacolo. Ed è per questo che giovedì 5 febbraio alle 17 – giorno in cui si svolgerà il primo spettacolo del circo – invita i suoi concittadini ad unirsi alla manifestazione indetta dall’Aidaa per protestare contro il circo degli animali.

manifesti circo
Lo slogan del 2013

Il primo cittadino di Brindisi è giunto anche davanti ai giudici del Tar per non far esibire nella sua città il circo che utilizza animali. “Per quanto mi riguarda – afferma Mimmo Consales – il circo con gli animali a Brindisi non sarà mai il benvenuto! La mia battaglia è cominciata poco tempo dopo il triste epilogo della fuga di una giraffa ad Imola scappata dal circo Orfei, sedata e deceduta per le strade della città sotto gli occhi dei cittadini sconvolti e del sindaco imolese, che cacciò il circo definendo l’episodio eticamente inaccettabile”.

Nel 2013, infatti, il primo cittadino ha emesso un’ordinanza ad hoc per vietare il passaggio dei carrozzoni sul territorio di Brindisi perché ‘fortemente convinto – ha sempre sostenuto – che non ci fosse nulla di divertente e che fosse fortemente diseducativo mostrare ai nostri bambini degli animali umiliati in catene, privati della libertà e della loro dignità, costretti ad eseguire degli ordini contro natura”.

Il ricorso al Tar dei circensi ha sospeso l’efficacia dell’atto comunale, ma il primo cittadino tuttora è convinto di voler portare avanti questa battaglia di civiltà. “Una battaglia che non conduco – afferma – solo da sindaco, ma da privato cittadino”.

“Io sono per un circo senza animali, – continua – per un circo fatto da acrobati, mimi, pagliacci, trapezisti, contorsionisti, per un circo fatto di artisti umani che, decidendo liberamente di intraprendere la dura carriera di circensi, stupiscono la gente suscitando un sano sentimento di meraviglia ed ammirazione”.

L’auspicio del sindaco di Brindisi è che anche in Italia cresca la consapevolezza di non ‘abolire’ il circo con gli animali e chiede così ai suoi concittadini di riflettere sulla questione ed appoggiare questa battaglia di civiltà.

“Io ribadisco la mia completa disponibilità ad accogliere a Brindisi ogni circo capace di offrire degli spettacoli senza animali, regalando ore di divertimento e meraviglia ai miei concittadini, nel massimo rispetto della vita in ogni sua forma” conclude Consales.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Sono d’accordo per un circo senza animali. Ma per ora il sindaco o il cittadino Consales, il circo come piace a lui pùò ospitarlo solo a casa sua. E io a casa mia. Come in tutta Italia, anche a Brindisi vigono le leggi italiane.
    Il fatto è che il nostro bene amato si ricorda del suo onorevole proposito quando il circo ha già messo le tende e può solo organizzare manifestazioni che tendono a mettere in difficoltà lo “spettacolo autorizzato”. I risultati possono essere due. Uno: Carenza di incassi con pregiudizio del compenso per chi lavora nel circo. Due: rivalsa economica della direzione del circo verso l’amministrazione comunale. Quello che serve è una politica tendente a modificare le norme della gestione dei circhi in tutta Italia, meglio ancora tutta l’Europa e non agitarsi 2 o 3 giorni l’anno.

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