BRINDISI- (Da Il7 Magazine) Il Gay Pride sbarca a Brindisi e diventa il Brindisi Salento Pride, per la prima volta questa importante manifestazione che ogni anno si svolge nelle diverse città d’Italia e raccoglie migliaia di persone arriva anche nella nostra città. Lo spirito dell’evento è quello di abbattere tutti i confini e annullare ogni discriminazione di genere, religione o colore. Organizzato da Ra.Ne. – Rainbow Network e condivisa dalle associazioni arcobaleno del territorio brindisino e leccese, il Pride si svolgerà il prossimo 20 giugno, ma numerosi saranno gli eventi che precederanno questa data. L’intento è quello di costruire un percorso di sensibilizzazione e partecipazione che troverà il suo clou nella manifestazione di giugno. Una parte attiva dell’organizzazione del Salento Pride è affidata alla Colletiva Trasnfemminista Queer che in queste settimane con l’appoggio della comunità LGBTQI, dell’Arci Gay e di tante altre associazioni sta lavorando sulla programmazione dell’evento. Una data importante sarà quella del 17 novembre, una sorta di open day presso Palazzo Guerrieri dove chiunque potrà recarsi e offrire il proprio appoggio e la propria collaborazione per il Pride. Sarà questa l’occasione anche per fare il punto della situazione. La scorsa settimana la Collettiva e i rappresentanti delle altre associazioni hanno incontrato il Comune di Brindisi e , con il consenso delle istituzioni, è stato stilato un primo programma ed un percorso da seguire.
“Stiamo lavorando, era un progetto a cui pensavamo da tempo- spiega Luciana Bova della Collettiva Transfemminista Queer di Brindisi- Dopo la spinta del Salento Pride c’è stata la spinta per organizzarlo anche a Brindisi. Quindi sarà promosso da ArciGay, Collettiva Trasnfemminista Queer e Ra.Ne. – Rainbow Network. Sarà importante l’open day del prossimo 17 novembre, abbiamo fatto dei gruppi di lavoro, perché vogliamo che sia una giornata aperta a tutti coloro che vorranno partecipare. Intanto abbiamo avuto un incontro con l’amministrazione in modo da definire un po’ il percorso. E’ tutto in itinere ma il 17 presenteremo il documento politico. Vogliamo che sia un momento partecipato, perché deve essere di tutto e tutti”.
Il Pride si svolgerà il 20 giugno 2020, secondo quanto stabilito con l’amministrazione di Brindisi, la parata, comprensiva di carri, partirà da via Palmiro Togliatti, dinnanzi al tribunale, per poi snodarsi per viale Aldo Moro, raggiungere i Corsi principali del centro storico e deviare per piazza Santa Teresa, dove esploderà la festa con tanto di musica e sfilata.
“Io sono convinta che Brindisi sia molto meglio di quello che vuol fare apparire, penso che sia una città accogliente, che sia assolutamente senza schemi e barriere, infatti penso che “senza confini” saranno le parole chiave di questo Pride- dice Luciana Bova- Io sono sicura che la città risponderà benissimo, certo non mancherà qualche critica, ma alla fine sono sicura che le città stupiscono e che alla fine ci saranno tante famiglie con il passeggino al Pride di Brindisi. Il Pride sarà il punto finale di tutta una serie di eventi che ci saranno precedentemente da presentazione di libri da associazioni e collettivi che partecipano e sarà soprattutto un punto di inizio per quello che accadrà dopo, perché noi auspichiamo che il Pride di Brindisi segni la nascita di tanto fermento che in realtà già esiste. Noi abbiamo una grande comunità di LGBTQI, tanti si sono già mobilitati, compresa la Collettiva Trasnfemminista, per ottenere delle cose importanti come a livello regionale questa legge ferma in consiglio regionale da tre anni contro l’omofobia . Noi ci auguriamo che il Comune di Brindisi aderisca alla rete dei Comuni con capofila Torino che prenderanno impegni contro la discriminazione di genere e a favore della LGBTQI e non solo”.
Il coinvolgimento della città , senza distinzioni di genere, è fondamentale. Il Pride ha un senso e un messaggio molto forte da trasmettere per questo l’auspicio è che la gente ne riconosca il valore e partecipi senza remore.
“Il messaggio che deve passare è che non devono esistere confini in nessun senso. Noi lo scorso anno come Collettiva proponemmo lo slogan “Nessun corpo è clandestino” e penso che continueremo su questa riga . Non è una cosa che riguarda soltanto la comunità LGBTQI , le femministe- dice, ancora, Luciana Bova- E’ una cosa che riguarda tutti e va oltre la discriminazione di genere, di religione, di colore. Mantenendo sempre come punto fisso la tutela dei diritti , abbiamo ancora una legge sulle unioni civili incompleta , le famiglie arcobaleno i cui figli non hanno diritti. Se pensiamo ai decreti sicurezza e quant’altro, si possono muovere le merci e non i corpi. Io sono sicurissima che Brindisi risponderà benissimo. Noi siamo il popolo che ha accolto gli albanesi , non abbiamo barriere, siamo il popolo del Mediterraneo. Tutt’ora quando c’è bisogno Brindisi risponde ed io voglio avere questa certezza, questa bella città dove io faccio crescere i miei figli e dove sono nata. Noi ci riuniamo nella sede del No al Carbone e questo non è casuale, abbiamo tanto da dire anche sul diritto alla salute. Speriamo che questo Pride porti una ventata di bellezza in questa città. La parata sarà il 20 giugno, una parata libera, colorata e non sobria. Il Pride è un evento politico non partitico, è un evento d’impatto e commemorativo” .
Il Brindisi Salento Pride è una manifestazione autofinanziata, conta sul contributo di chi vorrà partecipare e dare del suo , proprio come Angelo Antelmi, uno straordinario artista brindisino, meravigliosamente eclettico , la cui produzione spazia dalla pittura, alla scultura dalla body art ai costumi.
“ Ci sono delle spese da sostenere- spiega Angelo Antelmi- Saranno necessari almeno 6mila euro. Io metterò a disposizione una mia maschera che metterò all’asta e darò anche dei miei libri da vendere. Si sta studiando anche un pranzo a 10 euro per tutti”. Il contributo di questo artista sarà fondamentale e non solo in termini economici, Angelo si occuperà dell’allestimento di uno dei tre carri che sfileranno durante la parate del 20 giugno.
“ Vogliamo realizzare almeno tre carri- dice- uno di questi lo allestirò io, facendo vestire dieci ragazzi. Quando arriveremo in piazza scenderemo e faremo anche una piccola sfilata. Ci sarà anche un carro con le famose trans. Stiamo raccogliendo l’adesione di tanti volontari. Il percorso è stato già approvato dal Comune, il corteo partirà dal tribunale, percorrerà viale Aldo Moro per arrivare in centro. Faremo una kermesse ludica. Ci hanno consigliato Piazza Santa Teresa. Dobbiamo avere l’approvazione di tutto il Gay Pride nazionale perché il nostro è il Gay Pride del Salento. Noi speriamo di avere la massima partecipazione”. Il Gay Pride diventa così un evento atteso, nella nostra regione è stato fatto a Foggia, a Taranto, a Lecce e a Bari ma a Brindisi non era mai stato fatto.
“Io non ho tanta fiducia nei brindisini, ma non si sa mai, potrebbe essere l’occasione giusta per sensibilizzarli. Noi creeremo fino a giugno una serie di eventi per questo- dice Angelo Antelmi- Il Gay Pride parte sempre da un messaggio che è quello della liberazione , contro l’omofobia perché quella c’è e purtroppo la si respira. Devo dire che io che sono plateale e lo dico spensieratamente, non ho mai avuto problemi, a parte qualche battuta stupida, ma non ho mai avuto contatti negativi. Io ho fatto un lavoro al Liceo Palumbo in omaggio a Dario Fò ed i ragazzi hanno risposto in maniera stupenda. Noi abbiamo contattato l’unione studentesca, Amnesty International e altre associazioni e gruppi, chiunque può intervenire”.
Lucia Pezzuto per Il7 Magazine
Sarebbe bello farlo e farselo x loro…. che nessuno mai avendo figli possa criticare una cosa così seria….. ma sponsorizzato e viverlo nn piace….. bisognerà fargli scuola x modi di comportamento e vestiario visto che c sono diversamente famiglie con bambini