BRINDISI- L’arresto di Don Giampiero Peschiulli , ex parroco della Chiesa di Santa Lucia a Brindisi, per violenza sessuale su minori ha profondamente scosso l’opinione pubblica. Durissimi i commenti soprattutto sui social. La gente condanna senza remora il parroco ed al tempo stesso chiede che sia fatta chiarezza su una serie di insinuazioni neppure tanto velate che emergono dalle intercettazioni telefoniche riportate dagli investigatori. Il timore diffuso è che vi possano essere altri prelati perseguibili per lo stesso reato. La paura è legittima soprattutto nel momento in cui si dice”Se Don Giampiero parla più di dieci devono spogliarsi” ossia rinunciare agli abiti talari.
In molti hanno commentato scrivendo: ” Che parlasse ……, noi genitori dobbiamo essere tranquilli quando mandiamo i nostri figli nelle parrocchie o nei vari oratori, se c’è più di qualcuno del suo stesso genere deve pagare e pregare che il Padre Eterno gli chiami a se!” Ed ancora : “Bla mandare i figli nella parrocchia per non tenerli in strada e ………! Dalla padella alla brace. Poveri noi. Comunque che parlasse siamo pronti a sentire”.
Ma la vicenda ha suscitato anche l’indignazione dei moderati del mondo politico, la prima reazione arriva dal coordinatore regionale di Ncd-Area Popolare, Massimo Ferrarese, che diffonde la seguente nota attaccando anche il silenzio della Curia e proponendo la castrazione chimica.
“La scoperta di un caso di pedofilia così eclatante nel cuore della città, in un luogo in cui mandiamo i nostri figli per completare la loro educazione ci pone davanti a due problemi- dichiara Massimo Ferrarese-Il primo è legato al colpevole silenzio con cui la Curia brindisina del tempo, pur messa a conoscenza degli abusi, ha coperto l’operato del parroco, consentendogli di fatto oltre dieci anni di ulteriori abusi”.
“Il secondo – aggiunge – è relativo alla necessità di prendere provvedimenti drastici nei confronti dei malati che approfittano di bambini ai quali distruggono per sempre l’esistenza.
“Basta, non si può più perdere tempo. E in questo senso – propone il coordinatore regionale di Ncd-Ap – ritengo si possa iniziare a valutare l’introduzione della castrazione chimica per non mettere più questa gente in condizione di fare del male. L’applicazione di questo strumento di tutela, già adottato nel sistema giudiziario di altre nazioni, è ormai indispensabile per salvaguardare future possibili vittime di violenza.
“Mi impegno – conclude Ferrarese – a discutere di questo argomento nel prossimo direttivo nazionale affinché possa diventare una nostra proposta di legge”.
BrindisiOggi
La castrazione chimica serve solo per chi il reato l’ha già commesso. E’ necessario smitizzare i preti quali missionari della fede e considerarli per quello che sono: impiegati in attività di culto a scopo di lucro.
C’è la Polizia giudiziaria per portare avanti le indagini e i magistrati per portare la causa in tribunale. Non c’è bisogno dell’intervento dei politici; specialmente in campagna elettorale.