Arresto Consales, le reazioni: “Brindisi non può essere additata come laboratorio di corruzione”

BRINDISI – Si susseguono le dichiarazioni sull’arresto di Mimmo Consales, sindaco di Brindisi per concussione, truffa e corruzione.

Sulla vicenda, arriva il commento del senatore di Fratelli d’Italia, Michele Saccomanno. “Questione morale a Brindisi o nella sinistra brindisina? C’è chi immagina di tornare da sinistra nella vita brindisina per riordinare le idee nei saccomanno_michele_01centri di potere del Pd a Brindisi – afferma il senatore, ricordando che – Antonino a Brindisi venne arrestato quando fece da tramite ai consiglieri regionali allora all’opposizione per rientrare nella ‘gestione’ della cosa pubblica attraverso il primo grande ribaltone italiano della cosiddetta Seconda Repubblica. Oggi sconvolgono la confusione del centrosinistra, gli arresti di Consales. Credo che nel centrosinistra brindisino, con sponsor vecchi e nuovi, ci sia molto da rivedere. Brindisi dopo il riscatto morale e culturale avuto con Mimmo Mennitti – conclude – non può sentirsi laboratorio italiano di corruzione. Occorre uno scatto di orgoglio e decisioni forti e durature anche da parte dei cittadini”.

“La notizia dell’arresto del sindaco di Brindisi non può indurre alcuno a gioirne, tanto per gli aspetti di restrizione toni matarrelli alla cameradella libertà personale di un uomo, quanto per l’esito rovinoso di un progetto amministrativo – commenta il deputato Toni Matarrelli – Il dato politico che va rilevato, però, induce ad una riflessione e a molta preoccupazione. In 12 anni 2 sindaci del capoluogo brindisino sono stati arrestati, sempre per gravi motivazioni e mentre guidavano giunte di centrosinistra. Appena 2 anni fa avevo pubblicamente sollevato il problema politico, non morale della candidatura di Consales nelle liste per l’elezione del consiglio provinciale, ponendo la questione direttamente al segretario provinciale del PD Maurizio Bruno. Mi furono opposte sguaiate risposte quasi di scherno. Le risposte che invece occorre produrre ed anche con urgenza ad un elettorato progressista sempre più disorientato (quando non disgustato) – aggiunge Matarrelli -devono avere il timbro del coraggio e della verità. Devono essere esaurienti e convincenti sotto il profilo della pulizia morale e politica. Devono assumere la responsabilità di scelte coraggiose e non opinabili, anche significando un repulisti radicale della classe dirigente, nuova o presunta tale o convincentemente vecchia. È un’incombenza che pesa solo ed esclusivamente sulle spalle del PD brindisino e provinciale e che merita la più alta attenzione”.

“Ho appreso la notizia dell’arresto del Sindaco Consales e non posso che essere fortemente indignato e ferito per l’ennesimo durissimo colpo che la nostra città subisce – ha dichiarato Gianluca Bozzetti, consigliere regionale del bozzettiMovimento 5 stelle – Negli ultimi 30 anni sono ben 4 i sindaci di Brindisi arrestati, tutto ciò non può che far vergognare un’intera città che attende ormai da troppo tempo il suo riscatto, anche morale. Si potrebbe dire molto sulla questione ma ritengo che al momento sia più utile lasciare il giusto spazio ai lavori della magistratura brindisina. La voglia di un cambiamento, la sete di onestà e il rispetto per il nostro territorio non possono e non devono minimamente essere scalfite dalla ormai quotidiana illegalità firmata da PD e da questi vecchi partiti. Ci auguriamo che anche la Regione Puglia cambi rotta iniziando a riservare alla città di Brindisi il giusto rispetto che merita“.

“Spiace che a dover mettere fine ad una dei governi peggiori degli ultimi anni sia la magistratura. Da tempo si chiedeva un passo indietro dell’amministrazione, incapace e carente sui reali problemi della città . scriv e il movimento Possibile di Brindisi -Ricorderemo quest’amministrazione per il PUG mai realizzato, per il crollo vorticoso della raccolta differenziata (dal 35% al 27%), il primato della TARI più alta d’Italia e il parcheggio di corso Garibaldi. Ma la mancanza più grande è stato non avere una chiara visione politica di quello che accadeva e il voler continuare a tutti i costi, a scapito della città e dei suoi cittadini. Tutto avvenuto dinanzi al Pd e alla parte di partito inserita nell’amministrazione: colpevole anche un’opposizione di centrodestra debole, frammentata e che si portava dietro tutti i fallimenti della precedente giunta”.

La prima voce a levarsi dal Partto Democratico è quella della parlamentare Elisa Mariano. “Mi auguro che all’unisono si decreti la fine di quest’esperienza amministrativa così come molti di noi avevano chiesto, invano, più di un anno fa, quando il sindaco fu rinviato a giudizio – ha dichiarato la Mariano – Purtroppo, quanto accaduto non mi stupisce, e non stupisce tutti coloro che, come me, avevano per tempo lanciato l’allarme su quanto stava accadendo attorno al ciclo dei rifiuti in terra di Brindisi. Sono stata l’unica parlamentare di questa provincia a denunciare apertamente le ombre che gravavano attorno a questo specifico segmento e sempre da sola ho richiesto, per ben 2 elisa marianovolte nell’ultimo anno, che la Commissione Ecomafie accendesse un faro sul ciclo dei rifiuti nella nostra provincia ottenendo, dal suo Presidente, anche un sopralluogo e, forse fu una casualità, ma proprio quel giorno arrivò l’annuncio della rescissione del contratto con la Nubile. Come parlamentare, ho agito con gli strumenti a mia disposizione per sensibilizzare l’opinione pubblica e il mio partito, ma nessuno oggi gioisce perché quando un amministratore pubblico viene sottoposto ad arresto questo rappresenta sempre una ferita per la credibilità della politica e delle istituzioni. A noi compete il giudizio politico e le azioni conseguenti che non sono certo meno importanti ed alle quali non dobbiamo sottrarci- Per questo –conclude la parlamentare -non posso che rivendicare che, proprio una parte del PD, stava combattendo, da tempo, un vero e proprio corpo a corpo politico con ambienti del tutto estranei alla nostra storia che hanno provato e provano ancora a radicarsi nel PD e nelle amministrazioni locali. Occorre grande rigore e che il PD guardi con profondità dentro se stesso, soprattutto qui in terra di Brindisi, e ricominci dalla sua parte sana che con fatica resiste perché il rischio non è solo la corruttela, ma le pressioni e le infiltrazioni, anche di tipo mafioso, che assediano il nostro partito alla ricerca di potere. A noi il compito di riconoscere e combattere ogni tentativo che veri e propri sistemi delinquenziali qui si radichino, sistemi che nulla hanno a che fare con la nostra storia e con la storia di tanti cittadini e militanti che nel PD si riconoscono e che vanno con ogni mezzo rigettati e combattuti.”

“Consales fu candidato dal Segretario Regionale del PD Michele Emiliano, altro che chiacchiere – commentano l’onorevole Nicola Ciracì e il senatore Vittorio Zizza, di Conservatori e Riformisti -Non è stato il destino cinico e baro a candidare Mimmo Consales a sindaco di Brindisi, ma il PD con il suo segretario regionale Michele Emiliano, che di Consales e della sua amministrazione comunale ha goduto ampiamente di candidature e consensi nelle ultime zizzaregionali.

La maggioranza Consales era e resta targata Pd come anche i bambini sanno e il cinico tentativo di Michele Emiliano di far finta che il suo partito e Consales siano cosa diversa va smascherato. Emiliano ringrazia la sua commissaria cittadina per l’ottimo lavoro svolto e riteniamo chiedergli quale sia, poiché sino a ieri – ribattono i due – nessun assessore Pd si è mai dimesso, nessun consigliere Pd ha mai ufficializzato nemmeno l’intenzione di dimettersi, tutti rimasti attaccati alla poltrona malgrado fossero noti i fatti e la loro gravità e malgrado da mesi la città di Brindisi è allo sbando.

Da garantisti, speriamo che Consales possa dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati, ma la responsabilità ciracì nicolapolitica di aver condotto Brindisi a un declino morale rimane tutta e va condivisa in parti uguali con Michele Emiliano che di Consales propose e sostenne la candidatura. Tutti ricorderanno le amministrazioni Emiliano/Consales, Brindisi per aver perso le sedi dell’Autorità portuale e Camera di Commercio e per la giornata di oggi. Questa colpa del Pd non si potrà lavare certo richiamando in servizio qualche Masaniello che sale sui tetti o con qualche faccia pulita dei soliti noti. La parola torni subito alla gente di Brindisi che per colpa del Pd ha subito due traumatiche interruzioni di amministrazioni. Le firme dei del gruppo consiliare dei Conservatori e Riformisti sono pronte per unirsi, come si spera, all’intero Consiglio Comunale, affinché con un minimo di dignità si chiuda definitivamente una esperienza drammatica”.

BrindisiOggi

3 Commenti

  1. Chi ruba deve essere arrestato,questo e il motto,poi se lo fa il primo cittadino…tuo Padre,che dovrebbe difendere e assistere al bilancio della tua famiglia (Schifoso)Mi sarei ammazzato x la vergogna.

  2. ” BRINDISI VIENE ADDITATA COME LABORATORIO DI CORRUZIONE?” Non mi sembra che in altre CITTA’ci sono dei SANTONI?. Vi sono località nelle quali le consultazioni elettorali sono condizionate nel loro svolgimento e nel loro risultato dagli interventi delle proteiformi ramificazioni della criminalità. se si aprissero i tabernacoli della connivenze tra pubblici amministratori, rappresentanti del popolo, partiti politici e associazioni a delinquere, se si calcolasse l’entità degli illeciti profitti che la simbiosi tra criminalità politica, e criminalità comune consente di realizzare, dalle Alpi al mare , il popolo italiano avvertirebbe un fremito di orrore e si renderebbe conto dello squallore nel quale la nostra società è sprofondata.

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