ROMA- Si decide oggi, tra poche ore , alle 14,15 il ministro degli Esteri Emma Bonino e il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi annunceranno in Parlamento annunceranno il nome del porto che accoglierà le navi cariche di armi chimiche provenienti da Damasco. Nei giorni scorsi tra i nomi delle località papabili, quali porto di Cagliari e isola di Santo Stefano, ex base americana nell’arcipelago della Maddalena, anche quello di Brindisi.
L’arsenale chimico siriano dovrà essere distrutto a bordo di una nave specializzata americana il cui arrivo è atteso nelle prossime settimane. Si tratta della nave statunitense Cape Ray, equipaggiata con un sistema di idrolisi portatile in grado di neutralizzare le sostanze chimiche piu’ pericolose.
Cresce così la tensione nei territori considerati possibili candidati. Le amministrazioni locali protestano e cercano di evitare l’arrivo, anche se il governo ha assicurato che le armi non toccheranno il suolo ma passeranno da una nave ad un’altra.
La Siria, oggi contemplata tra i paesi che possiede le armi chimiche più pericolose al mondo, fa parte di un piano di smantellamento adottato da Washington e Mosca, e dovra’ essere portato a termine entro la meta’ del 2014. Questo potrebbe essere solo un primo step.
Lu.Pez.
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