MESAGNE – Tra nuove attestazioni di solidarietà, accuse rigettate e rinvii alla procura federale, continua a far discutere il caso Arinze, la giocatrice per la quale il Mesagne Volley ha denunciato insulti di tipo razzista che sarebbero stati rivolti a lei da parte di un gruppetto di ragazzini, durante la partita contro il Montescaglioso.
In un primo momento, infatti, la società lucana aveva formalizzato le proprie scuse alla pallavolista, salvo poi fare un passo indietro: sul profilo Facebook del Montescaglioso,infatti, si legge che quest’ultima “smentisce le accuse mosse dall’atleta del Mesagne Nneka Arinze e disconosce ogni responsabilita’ in merito ai fatti asseriti. Dall’analisi delle riproduzioni audiovisive e dalle testimonianze raccolte tra il pubblico presente alla partita non emerge alcun coro razzista”.
Analogamente, il caso è stato esposto nel comunicato del giudice unico federale, che, in seguito all’analisi di tutti gli elementi in proprio possesso e delle versioni contrastanti delle due società, oltre che a rilevare “l’estrema gravità dei fatti lamentati di cui non si è rinvenuta “sorprendentemente” traccia nel rapporto arbitrale, essendo precipuo dovere degli Ufficiali di Gara, riportare fedelmente quanto accade durante gli incontri in virtù di tassativi principi normativi e deontologici” ha deliberato di “trasmettere gli atti alla Procura federale per un’istruttoria approfondita”.
Tra i riconoscimenti, quello più gradito arriva dalla Federazione Pallavolo, che su Facebook ha lanciato l’idea di dare al capitano mesagnese il ruolo di testimonial in occasione dei campionati mondiali che si svolgeranno in Italia quest’anno.
Ed un’altra compagine mesagnese (stavolta di basket) , la Mens Sana Mesagne, ha espresso la propria solidarietà all’atleta in una manifestazione congiunta in quanto non più tardi di qualche settimana fa un atleta dei biancoverdi, Kevin Lescot, era stato pesantemente apostrofato da un avversario per il colore della pelle durante la partita con la New Basket Lecce. In quell’occasione, però, le due società si chiarirono subito, con le scuse telefoniche dei salentini.
Brindisi Oggi
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