BRINDISI – Non è la prima volta che accade. In passato ci sono state già altre segnalazioni. Ieri sera (19 maggio) l’aria in molti quartieri di Brindisi era irrespirabile. Diverse le segnalazioni giunte ai vigili del fuoco ed anche alla nostra redazione dai quartieri Bozzano, Perrino, Sant’Angelo, Sant’Elia e Centro. In particolare i bambini hanno avvertito bruciore agli occhi e fastidio alla gola per diverse ore. Si sentiva un forte odore di gas. Era già accaduto altre volte e la storia fu liquidata con dei piccoli roghi di rifiuti scoperti tra Paradiso e Casale.
L’ex consigliere comunale Toni Muccio ieri sera ha postato un commento su Facebook in cui chiedeva l’intervento del sindaco Rossi e dell’Arpa per identificare la provenienza. “C’è un’emergenza in città con un’aria simil gas che crea nausea, irritazione e gonfiore alla gola e bruciore agli occhi, specialmente dai quartieri a ridosso della zona industriale, dal Perrino al Villaggio San Paolo, a Bozzano alla Commenda, ed in altre zone sino alla caserma dei vigili del fuoco – scrive Muccio – questo evento si ripete spesso in città e più volte è stato segnalato anche dai media, ma puntualmente si ripete non riuscendo a capire cosa respira la cittadinanza…. mi creda (rivolgendosi al sindaco) non voglio far polemica, a Bozzano non si respira, ho fatto una serie di telefonate, l’ARPA non risponde, ai vigili urbani mi hanno detto di chiamare giovedì prossimo nel pomeriggio per parlare con l’ufficio ecologia, chi mi ha dato riscontro oggettivo sono stati i vigili del fuoco, che dal centralino mi hanno confermato che sono usciti più volte con le squadre in vari punti della città, hanno constatato il cattivo odore ma non hanno saputo individuarne la fonte (è tutto a referto), ed anche loro in questo momento avvertono il fenomeno lì in caserma…..mi dicevano che devono essere i “superiori” ad interagire con l’Arpa”.
Sotto al post di Muccio tanti altri commenti di cittadini che confermano la segnalazione.
Intanto qualcuno fa notare che nella giornata di ieri si è accesa la torcia di Versalis, la società dell’ex Petrolchimico aveva annunciato la fermata programmata degli impianti per 5 giorni a partire dal 13 maggio. Ma al momento non è possibile affermare alcuna correlazione.
Visto? Neanche a farlo apposta è uscito fuori il problema della Versalis. Nessuno deve perdere il lavoro ma non è giusto che si dia la croce a uno solo, come se fosse la causa principale del problema…………… Chi lavora nell’Enel e per l’Enel non dorme tranquillo da anni con questa storia della chiusura della centrale, mentre gli altri continuano a dormire tranquilli e forse non sarebbero giustificati!
Per anni si è dato addosso all’Enel per il carbone ma nessuno capisce che il vero inquinamento è da cercare altrove…………. A parer mio il nostro sottosuolo, l’aria e la falda acquifera e contaminata da sempre dagli agenti chimici che credo siano in abbondanza nella zona dell’Enichem e nelle zone adiacenti. Il carbone, per quanto inquinante, oltre ad esistere da sempre, non inquina quanto quello che viene fuori dagli stabilimenti chimici. Forse prima di privarci di una forma di sostentamento per migliaia di famiglie di Brindisi e provincia, sarebbe il caso di approfondire la questione e capire bene qual’è veramente la causa dell’inquinamento in città.
Giorgio vuoi vedere che lavori all ‘ enel?????? …….e poi solo enel da lavoro?????….. Guerra tra poveri……
Fabio, mica ho detto che devi perdere il lavoro, ho solo detto che secondo il mio modestissimo parere, gli stabilimenti che inquinano di più sono altri.