LONDRA- Il brindisino, Giuseppe Amoruso, docente del prestigioso Dipartimento del Design, a Londra per la presentazione del Heritage, Place, Design: Putting Tradition into Practice.
L’evento che sarà ospitato dal Politecnico di Milano nel 2017 ed organizzato dal professore Giuseppe Amoruso del Dipartimento di Design, è stato presentato a Londra nella prestigiosa sede del RIBA (ndr Ordine degli Architetti britannici),dall’Associazione inglese INTBAU.
L’evento si aprirà il 5 Luglio presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano che aprirà le porte del monumentale Palazzo Litta e proseguirà il 6 Luglio presso l’aula Castiglioni della Scuola del Design.
INTBAU, International Network for Traditional Building, Architecture & Urbanism, charity internazionale non profit sotto il patrocinio di SAR il Principe di Galles, si occupa di promozione delle tradizioni nel progetto di architettura e delle città. La rete mondiale è costituita da professionisti, aziende, accademici, università, studenti, artigiani e istituzioni che quotidianamente sono impegnati nella trasmissione dei saperi universali, delle identità culturali e nella pratica dei mestieri tradizionali legati al progettare e al costruire.
Il segretariato, il centro della rete, ha sede a Londra presso la Prince’s Foundation for Building Community. 27 rappresentanze nazionali sono state costituite come entità indipendenti e affiliate alla rete internazionale e si trovano sparse in tutto il mondo con membri associati da più di 100 nazioni.
Dopo Londra, Nicosia, Cracovia, la Havana, sarà il campus di Bovisa della Scuola del Design ad ospitare i delegati provenienti da più di 30 paesi.
Il Principe di Galles, la scorsa settimana, ha incontrato durante una reception nella residenza reale di St. James Palace, il Prof. Amoruso ed è stato informato sul programma del convegno di Milano; il Principe, sin dalla sua gioventù esperto di architettura e di disegno e patron della omonima Fondazione, ha posto l’accento sulle sfide per il mantenimento del carattere dei luoghi e sul sostegno alle economie che vivono di cultura e di tradizioni, una realtà in cui l’Italia rappresenta un universo di riferimento. Ha inoltre espresso la vicinanza alle popolazioni dei borghi che sono stati colpiti dal sisma augurandosi che nel convegno di Milano si possa discutere di progetti di ricostruzione e di costruzione sostenibile come sta facendo la Fondazione nel contesto di Haiti ed in altri paesi colpiti da calamità naturali.
A Milano si porrà l’attenzione sulla valorizzazione del patrimonio urbano, su i paesaggi culturali e sulle discipline del design che si occupano di innovazione, sviluppo sociale e culturale.
Si presenteranno le pratiche multidisciplinari legate alle economie delle cultura fra tradizioni e mantenimento del patrimonio diffuso che necessitano di strumenti di conoscenza e per la rigenerazione dei luoghi.
Tra i partners dell’iniziativa, oltre alla Soprintendenza di Milano anche il Centro Beni Culturali del Politecnico di Milano che si occupa di divulgazione scientifica nei settori della ingegneria, dell’architettura e del design.
Per la rilevanza dei temi il convegno ha ottenuto di recente il patrocinio della società scientifica del disegno UID (Unione italiana del disegno) al fine di favorire la condivisione internazionale delle ricerche che adoperano il disegno e le discipline progettuali nel ruolo di generatori di contenuti mediante la sperimentazione e l’integrazione dei diversi strumenti della rappresentazione grafica – sia quelli consolidati che quelli sempre più innovativi.
Le giornate di Londra sono state anche arricchite dalla cerimonia di premiazione degli INTBAU Excellence Awards, che sigillano i migliori progetti nel campo della architettura tradizionale e del disegno. L’architetto Ubaldo Occhinegro, socio di Intbau Italia e giovane ricercatore di architettura, ha ottenuto il primo premio per la categoria “Emerging Talent” con la sua tesi di dottorato sulle architetture di Federico II in Puglia e Sicilia.
BrindisiOggi
Commenta per primo