BRINDISI-Approvato ieri pomeriggio in Senato il Decreto per il Mezzogiorno, con l’introduzione di due Zes per le regioni Puglia e Sicilia. Esprimono soddisfazione i senatori del Pd in particolar modo Salvatore Tomaselli che elenca alcuni dei provvedimenti a favore del sud: dalle misure finalizzate a favorire la crescita economica e occupazionale del Mezzogiorno, gli incentivi “Resto al Sud” con cui sostenere la nascita di 100.000 nuove imprese promosse da giovani nei settori dell’artigianato, dell’industria, del turismo, della pesca e dei servizi; agli interventi a favore dei giovani imprenditori agricoli e la possibilità di avere in concessione terre o beni immobili abbandonati; la istituzione delle Zone economiche speciali che saranno individuate attorno alle principali aree portuali del mezzogiorno per valorizzare le filiere della logistica e attrarre nuovi investimenti grazie ad incentivi fiscali e a semplificazioni amministrative.
“A ciò si aggiungano- afferma Tomaselli- le ulteriori numerose misure sui temi della coesione sociale, della lotta alla dispersione scolastica, del sostegno al sistema universitario meridionale e agli enti locali, dell’ammodernamento delle infrastrutture e in tema di supporto alle comunità colpite dal sisma. Il Mezzogiorno, anche grazie a questi provvedimenti, torna protagonista delle scelte di governo e con forza ancora maggiore potrà contribuire pienamente alla stessa ripresa del paese intero.”
Soddisfazione a metà per il senatore di Direzione Italia Vittoria Zizza. “In merito al decreto legge per la crescita economica nel Mezzogiorno, testo rivisitato in Commissione Bilancio, e che ha visto l’accoglimento di alcune proposte di Direzione Italia- afferma- rimaniamo dell’idea che si potesse fare molto di più per il rilancio del nostro territorio, in tema di investimenti e crescita”.
“Alcuni contenuti del provvedimento -precisa Zizza- sono in linea con le proposte avanzate dal nostro movimento. Mi riferisco alla possibilità di istituire due zone economiche speciali, Zes, in Puglia, individuate nell’area di Brindisi e Taranto. Mi auguro -r che adesso, anche da parte della Regione Puglia, non ci siano più ritardi e scuse. La città di Brindisi non può permettersi lungaggini e politiche poco incisive. Il rilancio di Brindisi, in tema di infrastrutture, rilancio settore turistico, risanamento ambientale, decarbonizzazione ed investimenti, non è più rimandabile. Avremmo voluto vedere una maggioranza più coraggiosa ad affrontare le criticità del Mezzogiorno italiano”.
BrindisiOggi
Commenta per primo