BRINDISI- La III Sezione del TAR di Lecce (Pres. Enrico D’Arpe, Est. Giovanni Gallone) ha respinto il ricorso proposto dalla società Monteco avverso l’aggiudicazione dell’appalto del servizio di igiene urbana nel Comune di Fasano in favore della società Gial Plast di Taviano del valore di 15 milioni di euro.
Sono state accolte le tesi difensive dell’Avv. Luigi Quinto nell’interesse dell’impresa vincitrice e dell’Avv. Ottavio Carparelli per il Comune di Fasano, che si sono opposti ai rilievi del secondo classificato che chiedeva l’esclusione della ditta Gial Plast per aver presentato una offerta non remunerativa e non aderente alle prescrizioni del bando di gara.
E’ la prima sentenza che si occupa della recente disciplina ARERA, che individua nuovi criteri per la formulazione dei piani economico-finanziari per la determinazione delle tariffe rifiuti. L’aspetto di maggior rilievo risiede nel principio affermato dal TAR sul valore economico da attribuire ai mezzi necessari per lo svolgimento del servizio. A fronte della pretesa del ricorrente di ritenere ammissibili i soli mezzi risultanti dai libri contabili, il Giudice ha ritenuto invece “corretta e sufficiente l’indicazione, in sede di relazione economica preventiva, del costo non storico, ma solo presuntivo di acquisto degli stessi”, così valutando legittima l’offerta Gial Plast. Ha altresì aggiunto che “la legge di gara non impone che i mezzi necessari all’espletamento del servizio siano acquistati ex novo dall’operatore aggiudicatario (tanto meno prima dell’aggiudicazione), sicché, in assenza di una disposizione che vieti espressamente tale metodo di calcolo ed in presenza di una lacuna regolatoria del Modello Tariffario ARERA (che non ha normato il caso dell’acquisto successivo dei mezzi a seguito di aggiudicazione), pare corretta e sufficiente l’indicazione, in sede di relazione economica preventiva, del costo non storico, ma solo presuntivo di acquisto degli stessi”.
Il Comune di Fasano non dovrà più ricorrere allo strumento della proroga per assicurare lo svolgimento del servizio. Potrà avvalersi di un gestore uscito da un confronto concorrenziale, che attuerà un sistema di raccolta “portata a porta” sull’intero territorio.
Questo consentirà di far entrare a regime il servizio per la prossima stagione estiva.
Il nuovo servizio, che interessa un bacino d’utenza di oltre 40.000 abitanti, e che durante il periodo estivo supera la soglia delle 100.000 presenze, consentirà l’introduzione di un capillare sistema di raccolta porta a porta in grado di intercettare frazioni differenziate dei rifiuti, riducendo i costi di smaltimento e garantendo un miglior decoro delle aree pubbliche.
BrindisiOggi
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