Appalti truccati alla Asl: 33 a processo, non luogo a procedere per Brigante

BRINDISI- Appalti truccati alla Asl 33 persone sono state rinviate a giudizio nel secondo troncone dell’inchiesta  denominata Virus Mercadet. I pm Nicolangelo Ghizzardi e  Giuseppe De Nozza  avevano chiesto il processo per 51 indagati. La gip Stefania De Angelis ha accolto la richiesta per 33.  Ammessa come parte civile l’Asl, che chiede tre milioni di euro di risarcimento e la Regione Puglia.
Nell’inchiesta erano a processo già 13 persone: tra questi il capo dell’ufficio tecnico Vincenzo Corso, che secondo la pubblica accusa avrebbe avuto un ruolo di primo piano in tutta la vicenda.

Oggi è finito l’incubo per Carlo Annese , Marcello Annese,  Ernesto Loeri, Ezio Gambirasio, Valentino Palamidesse, e  Mario Merlo.
Non luogo a procedere  per Salvatore Brigante capogruppo del Pd al Comune di Brindisi (accusato di peculato per ave utilizzato un’auto della Asl per raggiungere a Roma un congresso del partito, lui medico dell’ospedale Perrino), Renato Ammirabile, Ciro Antonio Costantino, Antonio Perrino, Silvano Cipriani, Sonia Portoghese,  Gianluca Pisani, Vincenzo Corso (per queste accuse), Angelo Campana e Giovanni De Nuzzo. Tra i rinviati a giudizio compare invece il consigliere comunale di Forza Italia Cosimo Elmo, geometra della Asl.

Gli imputati vengono processati a vario titolo,  per associazione per delinquere, turbativa d’asta, utilizzazione di segreti d’ufficio, falso e peculato.

Le indagini furono condotte dai carabinieri del Nas di Taranto e dalla guardia di finanza di Brindisi che a novembre del 2013 portò all’arresto di 22 persone. Un vero e proprio terremoto giudiziario che fece tremare la Asl brindisina ma anche  molti politici e dirigenti di aziende private. Oltre 100 gli indagati per i quali è arrivata la prescrizioni, tra questi consiglieri regionali ed ex dirigenti del Pd allora Ds e Margherita.

BrindisiOggi

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