BRINDISI- Dissapori in casa del Pri brindisino a pochi mesi dalla sua ricostituzione. Giovanni Antonino, ex sindaco, si autosospende dall’incarico di coordinatore provinciale del partito. I repubblicani a livello nazionale erano rinati proprio a Brindisi, hanno affrontato in solitaria anche le elezioni politiche raggiungendo l’1,90 per cento. Antonino da mesi è in campagna elettorale nei quartieri della città di Brindisi, soprattutto nelle periferie che tanto lo hanno appoggiato in passato. Ma oggi l’ex sindaco fa un passo indietro, il suo passato da sindaco arrestato e condannato peserebbe sul partito. Proprio su quel partito che si propone di far firmare agli alleati con codice etico. Al suo posto alle prossime amministrative si candiderà suo figlio come lui stesso ha più volte detto. Antonino decide di autosospendersi dal suo ruolo nel partito e invia una lettera al segretario nazionale, il suo amico brindisino Corrado De Rinaldis Saponaro. Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
“Egregio,
come ti avevo preannunciato formalizzo la mia sospensione dalla carica di Segretario Provinciale del Partito.
Per non lasciare il PRI privo di guida a livello provinciale ho provveduto con separata nota a conferire all’amico Professor Antonio NACCI l’incarico di Vice Segretario Provinciale. Avendo Egli guidato per lungo tempo il Partito saprà ben gestire la fase che ci separa dalle prossime consultazioni elettorali.
Ho chiesto all’amico Antonio di farsi coadiuvare in questo difficile compito dagli amici Antonio D’ALESSANDRO e Saverio TESTINI, entrambi brindisini e ben conoscitori dei problemi dell’Amministrazione cittadina per aver ricoperto in passato incarichi istituzionali di grande responsabilità.
Nessuna ripercussione a livello cittadino avrà, a mio sommesso avviso, questa sofferta decisione. In questi pochi mesi di attività sul territorio abbiamo costruito nella città di Brindisi, sotto la tua attenta regia, un Partito organizzato, capace di attrarre all’impegno politico persone dotate di grande professionalità. Unitamente ai tanti volti nuovi abbiamo registrato con soddisfazione il rinnovato interesse verso il PRI di amici che se ne erano da tempo allontanati. Ora il nostro Partito può far leva nella città di Brindisi su una Segreteria Cittadina forte ed autorevole e su una Direzione
Cittadina che si riunisce con assiduità e che ha dimostrato la capacità di saper immaginare soluzioni efficaci ai tanti problemi che affliggono la nostra comunità.
Possiamo contare su un Movimento Femminile la cui guida è stata di recente attribuita ad una valente professionista.
Il Movimento Giovanile vede partecipe un gran numero di giovani, che hanno deciso di costruire nella nostra città il lorom progetto di vita ed hanno intravisto nella partecipazione alle attività del nostro Partito una opportunità per manifestare liberamente le loro idee.
Abbiamo inaugurato la sezione di Tuturano, affidandone la guida ad un giovane capace, da tempo impegnato nell’affrontare i problemi della frazione. E tanto grazie ad un “passaggio generazionale” indolore, che ha visto rimanere nel Partito quanti lo avevano finora rappresentato in quella porzione così importante della città, che affiancheranno la nuova dirigenza e sosterranno la candidata che abbiamo individuato nella frazione, anch’essa giovane e capace. La lista dei candidati alle prossime consultazioni per il rinnovo del Consiglio Comunale e l’elezione diretta del Sindaco è quasi interamente ultimata e vede la partecipazione esclusiva di persone che non abbiano mai ricoperto incarichi amministrativi, nel rispetto delle linee guida contenute in quel “Manifesto per un nuovo inizio” che fu a suo tempo condiviso e sottoscritto da 40 professionisti e fatto proprio dalla Direzione Cittadina. Molti di essi hanno manifestato l’intenzione di dar vita a comitati elettorali nei quartieri cittadini per affrontare al meglio le prossime elezioni amministrative. Abbiamo predisposto una bozza di programma amministrativo frutto degli incontri avuti con molte categorie produttive e della campagna di ascolto svolta in tutti i quartieri cittadini. La nuova dirigenza ha affrontato “il battesimo del fuoco” delle elezioni politiche, che ha visto il nostro Partito conseguire nella città di Brindisi un apprezzabile due per cento dei consensi pur avendo operato in condizioni di estrema difficoltà, fuori da ogni coalizione, senza dispiego di risorse e potendo contare su presenze ridotte sugli organi di stampa e di informazione di rilevanza nazionale.
A tale riguardo consentimi di manifestare il mio personale ringraziamento a te, alle altre amiche ed amici candidati nei collegi plurinominali e ad Antonio D’AUTILIA e Francesco FALCONE, candidati nei collegi uninominali della Camera e del Senato.
Insomma, vi sono tutte le premesse per bene operare anche se la mia persona non ricoprirà in questo delicato periodo incarichi di responsabilità e rappresentanza.
Pur non rivestendo in questo lasso di tempo alcun ruolo decisionale continuerò a svolgere il mio compito di militante, partecipando alla vita del Partito in qualità di semplice iscritto, essendo presente nelle sedi del Partito e nei comitati elettorali e fornendo, se richiesto, il mio contributo di idee e di proposte. Il perché della mia decisione è facilmente intuibile ma mi pare il caso di ribadirlo per evitare ogni equivoco.
Abbiamo più volte detto che la nostra città ha bisogno di “un nuovo inizio” per risollevarsi dallo stato di malessere economico e sociale in cui attualmente versa. Di questa necessità ne abbiamo addirittura fatto il nostro slogan elettorale. La stessa scelta di farci rappresentare tra i cittadini esclusivamente da persone che non abbiano calcato la scena politica brindisina nel recente e remoto passato è frutto della esigenza, avvertita dalla popolazione, di segnare una netta discontinuità con le trascorse esperienze amministrative.
Tanto non per formulare giudizi di carattere morale, atteso che anche uomini del PRI hanno ricoperto rilevanti incarichi istituzionali in molte delle passate esperienze di governo della città.
E che ad alcuni di loro abbiamo chiesto di continuare a dare il loro contributo al Partito, in veste di dirigenti.
Più realisticamente quella scelta rappresenta un modo per riavvicinare alla politica una fetta rilevante della società brindisina, composta in particolare da un ceto professionale ed imprenditoriale, quella che un tempo veniva definita la “buona borghesia”, che se ne è allontanata da tempo. Sarebbe in netta contraddizione con questa ansia di rinnovamento fatta propria dal PRI che a rappresentare il Partito nelle fasi cruciali volte alla definizione delle eventuali alleanze, alla scelta del candidato Sindaco e alla individuazione dei suoi collaboratori di Giunta partecipasse chi, di quel passato, è stato protagonista, nel bene e nel male.
Ebbi modo di dirti, nell’accettare la carica di Segretario Provinciale del Partito, che “Antonino” era un boccone difficile da digerire. Non vorrei che diventasse indigesto.
Del resto la Segreteria Cittadina ha in corso di definizione un “Codice Etico” da sottoporre all’attenzione di tutti i Partiti e Movimenti che parteciperanno alla prossima consultazione elettorale. Tra le norme previste vi è quella di evitare la candidatura di persone che abbiano subito condanne penali, in specie per reati contro la Pubblica Amministrazione. Sarebbe davvero contraddittorio che a farsi portatore di questa esigenza fosse un Partito che si facesse rappresentare a livello provinciale, in questo particolare frangente, da una persona che tali condanne ha subito, sia pure secondo la formula del concordamento della pena o patteggiamento che dir si voglia.
Nonostante il lungo lasso di tempo oramai trascorso da quelle tristi vicende, pertanto, ritengo doveroso astenermi da ogni forma di partecipazione a scelte che possano incidere sul futuro governo cittadino. Decideremo insieme, una volta insediatosi il nuovo Esecutivo ed approvate dal Consiglio Comunale le linee cui uniformare il governo cittadino nella prossima consiliatura, se sia il caso che io torni a ricoprire un ruolo di responsabilità all’interno del Partito o se non sia più opportuno individuare la nuova dirigenza provinciale attraverso la svolgimento di un regolare Congresso.
Esclusivamente per questo motivo ho scelto la formula della sospensione in luogo di quella più radicale delle dimissioni.Intanto consentimi di ringraziarti per avermi offerto la opportunità di riscoprire, con il ritorno nel Partito che mi diede le prime occasioni di ricoprire incarichi di responsabilità nel governo della nostra collettività, l’amore ed il “gusto” per la “politica bella”, fatta di confronto di idee e di proposte, di cui avevo da tanto tempo dimenticato il“sapore”. Sarò comunque tra la gente a testimoniare il mio impegno a sostegno del Partito Repubblicano Italiano, delle sue idee, delle sue proposte e dei suoi candidati.
Siederò nell’ultima fila in occasione delle manifestazioni di cui il Partito si farà promotore.
Ma rimarrò lontano da quel “Palazzo” in cui mi auguro torni a spirare un’aria nuova per restituire a Brindisi ed ai
brindisini una speranza.
Con l’affetto, la stima e l’amicizia di sempre”
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