Antonino si definisce leader, Ciullo attacca: “Cavalera e la coalizione spieghino quale è il ruolo dell’ex sindaco”

BRINDISI- L’ex sindaco Giovanni Antonino sulla sua pagina Facebook rivolgendosi al candidato sindaco della coalizione avversaria Massimo Ciullo si definisce leader e torna ad avere un ruolo di primo piano non solo nel suo partito, il Pri, ma anche nella sua coalizione nonostante qualche mese fa abbia annunciato la sua autosospensione. Ciullo non se la fa passare, e chiede al candidato sindaco Roberto Cavalera di fare chiarezza in merito al ruolo dell’ex sindaco, che la Corte dei Conti ha condannato per circa 2milioni e mezzo di euro nei confronti del Comune,  nella sua coalizione. Ma l’avvocato di Destra qualche domanda la pone anche a Michele Errico e a Mauro D’Attis, i quali in passato hanno fatto della lotta contro Antonino, e quel sistema, il loro baluardo.

 Riceviamo e pubblichiamo la nota di Massimo Ciullo, candidato sindaco di Destra.

“Si continuano a registrare interventi di Giovanni Antonino sulla sua pagina facebook, e non solo, con tanto di valutazioni su leadership politiche, addirittura esaltando autocelebrativamente come esempio la sua persona come vero leader, quando della sua storia politica sarebbe meglio non ricordare alcunchè.

Ebbene, Antonino due mesi or sono si è autosospeso dalla carica di segretario provinciale del Partito Repubblicano Italiano, ma in realtà non ha mai smesso di intervenire pubblicamente con riferimento al Pri, mettendosi sempre in primo piano e dispensando critiche a tutti; continuando in sostanza ad essere il principale portavoce del suo partito.

Ed allora mi chiedo, ma giro la domanda anche alla sua coalizione ed al suo candidato sindaco Roberto Cavalera: perchè Giovanni Antonino si è autosospeso? Forse perchè non voleva imbarazzare i suoi alleati ed il suo candidato sindaco  con  il suo passato?

Con i suoi interventi giornalieri, Antonino dimostra che la sua decisione di restare estraneo a queste elezioni è stata tutta una finzione politica e che in realtà vuole recitare un ruolo di primo piano, richiamando i suoi vecchi amici e ricostituendo, attraverso queste elezioni, quello che è stato il suo precedente impero politico ed amministrativo.

Sono d’accordo i suoi colleghi di coalizione, ma soprattutto vuole il candidato sindaco Roberto Cavalera concedere questa egemonia e protagonismo all’ex sindaco Giovanni Antonino?

Sono domande inquietanti in un momento in cui da più parti si auspica il cambiamento e poi si lascia tanto spazio a Giovanni Antonino autosospesosi nominalmente, ma di fatto impegnato ogni giorno su facebook a dispensare giudizi e valutazioni compresa la pubblicizzazione delle attività sue, del figlio candidato e del Pri dal quale aveva deciso di stare lontano almeno per il periodo elettorale.

Spiegassero bene Cavalera, Errico, ma anche l’onorevole D’Attis che tanta parte attiva ha avuto ed ha in quella coalizione, ma pure tutti gli altri, il vero ruolo di Giovanni Antonino oggi e quello che egli avrà in futuro. E se ha un ruolo e di certo lo ha, visto il loro silenzio sulla conclamata egemonia che Antonino sta pubblicamente manifestando in campagna elettorale, come sarà compatibile il loro progetto di propagandato rinnovamento e di legalità con chi come Antonino è stato condannato con ben due sentenze della Corte dei Conti, in primo grado e in appello, al pagamento di oltre duemilioni di euro per danni e disservizi causati al Comune di Brindisi.

Tutti dovrebbero ricordare che per la Conte dei Conti, sempre che le sentenze dei giudici abbiano ancora valore, Giovanni Antonino è stato giudicato come l’antitesi del buon amministratore: la condotta dolosa del sig. Antonino, protrattasi per un lungo arco di tempo va tradotta in una disfunzione del servizio reso dall’ufficio cui lo stesso era preposto; “inoltre, appare evidente come il comune di Brindisi, a seguito della vicenda in esame, abbia dovuto investire, distogliendole da altri incarichi, risorse umane e materiali per porre rimedio alla situazione venutasi a creare … non può disconoscersi che l’attività svolta dall’Antonino, remunerata mensilmente, sia stata per almeno tre anni ‘funzionalmente sviata’ da quelli che erano gli obiettivi al cui raggiungimento essa era finalizzata”; “un disservizio che si concretizza ‘nel mancato conseguimento del buon andamento dell’azione pubblica, causato da un dipendente pubblico con comportamenti o reati che abbiano disarticolato i moduli organizzativi e funzionali della struttura, con conseguente mancato raggiungimento delle utilità previste in rapporto alle risorse impiegate”.

Ecco descritto dalla Corte dei Conti il leader Giovanni Antonino. Se questo è un modello di amministratore e politico il Pri, in primis, non dovrebbe andarne fiero e tanto meno la coalizione di Cavalera.

La giornata di presentazione della candidatura di Roberto Cavalera sarà una splendida opportunità per fare chiarezza una volta per tutte  sulla  presenza  certamente ingombrante per l’intera coalizione, anzi per l’intera politica brindisina, di Giovanni Antonino.

Infine D’Attis dovrebbe ricordare il motto elettorale di Mennitti: “Vogliamo andare avanti perchè loro vogliono tornare indietro” e riferendosi ad Antonino Mennitti aggiungeva“cinque anni fa Brindisi era in bancarotta e oppressa dalla corruzione”.

Grazie D’Attis, grazie Michele Errico, grazie Cavalera per aver fatto tornare indietro Brindisi”.

BrindisiOggi

3 Commenti

  1. Non voglio prendere le difese di Antonino perchè personalmente contrario alla persona e alla sua politica. Ma dall’Avv. Ciullo canditato sindaco mi sarei aspettato un uscita riguardante il SUO programma elettorale, e non lo sparlare di persone altrui. Per la serie ognuno si guardi le proprie protuberanze sulla fronte. Non ho ancora capito se il programma dell’Avv. Ciullo sia quello si sparlare degli altri ( tipico sport brindisino) o possa proporre qualcosa che non siano i soliti fumetti Marvel.

  2. Questi continuano a litigare come zitelle…Ancora una volta siamo costretti ad assistere alle mediocrita’dei nostri politici di “paese”.Ancora una volta assisteremo all’ennessimo affossamento della nostra dignita’,della nostra speranza.Ancora una volta,ahime’,branchi di animale da cortile rileghera’ questa citta’ sempre piu’ ….ai confini della civilta’

    Raf

  3. Un leader sa ascoltare,condividere, attuare stategie di problem solving, delegare e affiancare, affronta i competitors con lealtà ed onestà..
    Oltre a sapere deve anche essere:
    equilibrato, assertivo, empatico, concreto, umile e disponobile ma soprattutto non deve pensare al proprio tornaconto.
    Sono caratteristiche che emergono dal nostro futuro Sindaco Massimo Ciullo!

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