Antonella è fuori pericolo, migliora la volontaria dell’Ordine di Malta trasferita a Palermo

BRINDISI- Antonella è fuori pericolo, la giovane volontaria dell’Ordine di Malta trasferita nell’ospedale di Palermo a causa delle complicanze dovute al Covid, è stata dichiarata fuori pericolo. Antonella , da 25 anni al servizio degli altri, in prima linea anche in pandemia e durante il lockdown, volontaria dell’Ordine di Malta di Brindisi  era stata ricoverata circa due settimane fa in terapia intensiva  all’Ismett Palermo, la giovane donna, 39 anni, era stata attaccata ad un macchinario l’Ecmo, che mette a riposo cuore e polmoni esercitando al loro posto le funzioni vitali. Oggi lo stesso sindaco di Brindisi in un post su fb scrive: “Ho appreso con enorme sollievo che Antonella, la volontaria che era stata trasferita d’urgenza in gravi condizioni di salute per il Covid, è stata dichiarata fuori pericolo dalla clinica di Palermo in cui è ricoverata. Da questo momento continuerà a ricevere tutte le cure per percorrere al meglio la sua risalita. Avevo condiviso con tutti voi il dolore e la preoccupazione e ora possiamo insieme vivere questa gioia. Antonella ti aspettiamo a Brindisi a braccia aperte!”

Antonella aveva contratto il virus intorno al 20 marzo scorso, come spesso accade, i primi giorni era a casa ma poi ha cominciato a soffrire di crisi respiratorie e per questo si era recata presso l’ospedale Perrino di Brindisi. La sua situazione è subito apparsa grave ai medici che l’hanno visitata . La volontaria è stata così ricoverata in Rianimazione, intubata e messa in coma farmacologico. In poco tempo la situazione è precipitata, Antonella, affetta da una grave forma di polmonite bilaterale interstiziale, dopo sette giorni i medici hanno chiesto il trasferimento.  Purtroppo tanto il casco quanto la mascherina non avevano sortito alcun effetto ed allora i sanitari hanno richiesto un ricovero con l’utilizzo dell’Ecmo, ossigenazione extracorporea a membrana. In Puglia abbiamo solo quattro di questi particolari macchinari che sostituiscono cuori e polmoni, esercitando le funzioni vitali al posto loro, e sono disponibili solamente presso il Policlinico di Bari. L’Ecmo, acronimo inglese di ExtraCorporeal Membrane Oxygenation (Ossigenazione extracorporea a membrana), è una procedura di circolazione extracorporea cui si ricorre come supporto nei soggetti con insufficienza cardiaca o respiratoria. Grazie all’Ecmo è possibile affidare temporaneamente le funzioni di cuore e polmoni a un macchinario esterno e intervenire con un trattamento medico sul paziente. L’ossigenazione extracorporea a membrana si avvale di un macchinario cuore-polmone simile a quello della circolazione extra-corporea. Il circuito, tramite un tubo e una pompa, preleva sangue dal paziente e lo immette nel polmone artificiale, qui il sangue subisce un processo di ossigenazione con rimozione di anidride carbonica e poi viene reimmesso in circolo nell’organismo. Il prelievo sanguigno avviene sempre dal circolo venoso, mentre la reintroduzione del sangue ossigenato può avvenire sia nel circolo venoso (Ecmo veno-venosa) sia in quello arterioso (Ecmo veno-arteriosa).

Nel momento in cui è stato necessario per Antonella tutti i posti in terapia intensiva con Ecmo erano saturi. Per questo motivo, lunedì 6 aprile, è stata trasferita d’urgenza con un aereo dell’Aeronautica militare all’Ismett Palermo, decollato dalla base di Brindisi. Al momento del condizioni di Antonella sono molto gravi.  Attorno alla famiglia di Antonella si è stretto un cerchio di affetto, parenti, amici, colleghi volontari. Antonella fa parte dell’Ordine di Malta a Brindisi da ben 25 anni, è una delle fondatrici insieme al presidente Mimmo Pettinau. I  volontari dell’Ordine di Malta sono lì dove c’è bisogno. Nel mondo l’Ordine  fa affidamento su 80mila  volontari fortemente motivati. Anno dopo anno essi si prendono cura dei senzatetto che vivono isolati nelle città, assistono i profughi che arrivano sulle coste europee, forniscono cure di prima accoglienza e organizzano campagne mediche e sociali, rispondono alle necessità delle vittime di calamità naturali, accompagnano disabili nei pellegrinaggi e ai campi estivi, assistono le persone anziane a domicilio e preparano cibo per coloro che vivono in povertà nei rigidi inverni. A Brindisi i volontari dell’Ordine di Malta collaborano con la Cattedrale, con la Caritas, sono di supporto alla popolazione , si occupano dello screening nelle chiese del centro cittadino, misurazione e sanificazione delle mani. A gennaio scorso hanno collaborato con il Comune di Brindisi quando fu fatto il tampone a tutti gli studenti che rientravano in presenza a scuola. Attualmente l’Ordine di Malta a Brindisi raccoglie  circa 40 volontari e medici. Sono sempre in prima linea, inclusa Antonella.

“Antonella è una persona molto operativa, ha una spiccata dote di carità preveniente, come diciamo noi, ossia sa leggere le situazioni ed intervenire ancora prima che si crei l’emergenza. E’ davvero molto brava- ha detto Don Mimmo Roma, parroco della Cattedrale di Brindisi-  I volontari dell’Ordine di Malta collaborano con la Caritas da sempre e ancora di più in questo difficile periodo di pandemia. Ogni venerdì sono qui e ci danno una mano a distribuire i pacchi con i viveri alle famiglie meno abbienti. Durante il lockdown proprio i volontari dell’Ordine di Malta hanno consegnato questi pacchi direttamente a domicilio a tutte quelle persone che ovviamente non potevano spostarsi da casa. Ma ci aiutano anche in Cattedrale contingentando gli ingressi, misurando la temperatura delle persone. Questi ragazzi hanno sempre avuto una particolare attenzione per chi ha bisogno”. Antonella non ha fatto in tempo a fare il vaccino anti Covid, nonostante fosse davvero una volontaria. È stata proprio lei ad occuparsi delle pratiche per la richiesta della vaccinazione ai volontari dell’Ordine di Malta, aveva anche fatto l’iscrizione al portale della Regione. Ma nulla. In quelle settimane in Puglia venivano vaccinati centinaia di volontari, ma non loro.  La stessa Antonella, occupandosi, tra le altre cose, anche dell’attività amministrativa, aveva inoltrato diversi solleciti tanto alla Asl di Brindisi quanto alla Regione Puglia. Solleciti a cui mai nessuno aveva risposto. I vaccini si sono sbloccati solo a fine marzo ma questi volontari erano in lista già da diverso tempo. Quando i suoi colleghi, finalmente, il 25 marzo sono stati chiamati per il vaccino, Antonella si era già ammalata. E dire che le vaccinazioni per i volontari, tra questi Protezione Civile, Croce Rossa, sono state fatte nelle prime settimane di gennaio, subito dopo aver cominciato quelle dei sanitari. I volontari al pari di chi lavora in prima linea, quindi medici, infermieri, Oss, corrono gli stessi rischi di contrarre il Covid ma evidentemente qualcuno ha sottovalutato il supporto e l’estrema importanza di avere volontari che arrivano là dove le istituzioni non ce la fanno. A rendere ancora più sconcertante questa situazione il boom di iscrizioni ai centri di volontariato che si è registrato in questi giorni. L’ultima furbata di chi pensa di poter aggirare le regole e vaccinarsi prima degli altri pur non avendone diritto. Dalle inchieste del Nucleo ispettivo regionale sanitario pugliese (Nirs), infatti, emerge che parecchie persone hanno ricevuto la dose di anti Covid  approfittando della dicitura “volontari”,  ai quali era concesso il vaccino prima di una circolare regionale che ne ha specificato la tipologia, ovvero i volontari del servizio 118, quelli che portano le bombole a casa dei pazienti con il Covid, e quelli che lavorano nel servizio di emergenza-urgenza. Una vergogna alla quale si aggiunge anche il silenzio della Regione Puglia davanti ai solleciti dell’Ordine di Malta , i volontari veri, che hanno rischiato e continuano a rischiare la vita. Oggi però la Regione si indigna davanti ai furbetti dei vaccini e dice attraverso il coordinatore del Nirs, Antonio La Scala: “Gli sleali che si sono vaccinati senza averne diritto hanno tolto il vaccino a persone che ne avevano bisogno e che poi, in molti casi, sono morte”.

Lucia Pezzuto

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