“Antifascisti da destra, l’elezione di Fitto dimostra che a la gente apprezza gli anni migliori del centrodestra””

INTERVENTO/ Per il centrodestra pugliese domenica notte si è conclusa un’esperienza esaltante con una vittoria per nulla scontata. Un risultato raggiunto grazie ad un rinnovato impegno di un popolo abituato al confronto leale e
sereno, anche in momenti difficili. Condividendo l’invito di Giorgia Meloni ad allargare i confini di Fratelli d’Italia, e soprattutto gli orizzonti politici, abbiamo operato una scelta chiara e convinta. In una regione come la Puglia, dove il centrodestra si è sempre affidato a uomini e donne che hanno onorato il ruolo e difeso i nostri interessi nei consessi istituzionali più importanti, abbiamo scelto a ragion veduta, rieleggendo all’Europarlamento con grande consenso l’onorevole Raffaele Fitto. In un periodo così particolare, poco consono ad esaltare le capacità dei rappresentanti istituzionali e più facilmente propenso ad assecondare le appaganti avventure di politici dallo slogan facile e a poco prezzo, è certamente risultato di prestigio. Riconoscere meriti a chi ha attraversato gli anni migliori del centrodestra pugliese, pagando sulla propria pelle le conseguenze di decisioni tanto ardue e necessarie all’epoca, quanto oggi rimpiante, è indice di maturità. E maturi lo siamo diventati superando momenti difficili, attraversando periodi bui e senza prospettive, mentre il territorio subiva scelte politiche azzardate, piani energetici improvvisati e accordi industriali fallimentari. Amministrazioni regionali di sinistra variegata imprigionate dalle belle parole, dedicate esclusivamente al contorno e mai al contenuto dei problemi, incapaci nella programmazione e nella spesa dei fondi europei, e sempre superficiali con il nostro mondo produttivo. Anno dopo anno, abbiamo assistito allo sgretolarsi della agricoltura pugliese e dell’immagine più comune della nostra regione, nonché simbolo della Puglia. Tanto ci è bastato in questa tornata elettorale europea per non cedere nemmeno alle nuove ma non più vergini narrazioni di un mondo incantato che vedrà svanire la povertà, che ci porterà il lavoro a casa, che ci riempirà il frigo, pur stando comodamente sdraiati sul divano.No, questa volta non ci siamo lasciati abbindolare da facili sogni e abbiamo preferito rimanere svegli. Abbiamo fatto una scelta pensando di poter recuperare la trama di un discorso interrotto alcuni lustri addietro. Senza tentennamenti abbiamo rivolto il nostro sguardo al progetto di Giorgia Meloni e di Raffaele Fitto, perché crediamo in loro. Siamo gente che ha il coraggio di guardare lontano, perché noi siamo andati già “Oltre…”, quando ce lo chiese Pinuccio Tatarella. E come lui ci ha insegnato eravamo già antifascisti da destra, accoglienti e difensori della nostra identità, della nostra cultura, delle nostre tradizioni. Eravamo quello che la nostra gente è sempre stata, umile ma non fessa, coraggiosa ma mai imprudente. Oggi vogliamo ritornare ad essere tutto questo, e abbiamo già fatto la nostra scelta.

Tiberio Saccomanno

dirigente Fratelli d’Italia

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