Anti Covid, vaccinati medici in pensione e mogli. La Asl apre un’inchiesta

BRINDISI- Anti Covid, vaccinati medici in pensione e mogli, la Asl di Brindisi apre un’inchiesta  e il presidente dell’Ordine dei Medici  chiede lumi al direttore generale della Asl di Brindisi. Sarebbe accaduto lunedì scorso, quella che doveva essere la vaccinazione solo per gli operatori sanitari sarebbe stata estesa anche ad altre persone, medici in pensione e le loro mogli. Sarebbero state almeno dieci le dosi dell’anti Covid somministrate a persone fuori elenco. “Nella giornata di lunedì 4 gennaio risulterebbero effettuate vaccinazioni a soggetti che non facevano parte dell’ordine di priorità” scrive il presidente dell’Ordine dei medici di Brindisi, Arturo Oliva, in una nota indirizzata al direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone. Dopo le segnalazioni giunte da “diversi iscritti” in questi primi giorni di profilassi, il presidente dell’Ordine sollecita la puntuale identificazione delle persone prima della somministrazione, “ricordando che in questa prima fase la vaccinazione è riservata agli operatori sanitari in attività nel Servizio sanitario nazionale”.

Intanto il direttore della Asl  di Brindisi ha fatto sapere che si è trattato di un fenomeno isolato e subito arginato. Ora la procedura sarà molto più rigida. Intanto proprio la Asl ha trasmesso un elenco aggiornato con i nominativi di chi deve fare il vaccino all’Ordine dei Medici.

Intanto queste persone oramai vaccinate riceveranno la seconda dose dopo gli operatori sanitari.

BrindisiOggi

5 Commenti

  1. Ahhhh, a questi “drittoni” gli tocca pure la seconda dose? Bravi, bravi!
    Vabbè che in Italia le sanatorie sono di casa…e quindi…saniamo anche chi ha fatto il furbo, magari a scapito di chi davvero ne aveva diritto.
    Bella cosa!

  2. Si potrebbero anche radiare dall’ordine, o no? Questa è gente che il giuramento di Ippocrate lo ha fatto solo a proprio uso e consumo!

  3. I nomi! Vogliamo i nomi! Questa sì che sarebbe trasparenza! Tanto prima o poi vengono fuori, non dubitate! Questi non sono dati sensibili, qui si tratta di truffa! E gli organi competenti non possono assicurare copertura a questa gente!

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