Annegamento a Lido Poste, Antonio non ce l’ha fatta: disposto l’espianto degli organi

BRINDISI- Antonio non ce l’ha fatta. La notizia piomba gelida nella sua scuola mentre alcuni compagni di classe stanno svolgendo gli orali di terza media. E’ pomeriggio e alla scuola media Virgilio tutto si blocca. Esami sospesi, i professori corrono in ospedale per stare vicini a quella mamma e a quei parenti che da giorni pregano per lui. Ma non c’è stato nulla da fare per salvare Antonio  Volpe 15 anni. E’ arrivato domenica al Pronto soccorso del Perrino già in gravissime condizioni. E’ rimasto attaccato al respiratore per tre giorni. Ha combattuto nel reparto di Rianimazione sino alla fine, questo pomeriggio il suo cuore ha smesso di battere.

La tragedia si è consumata domenica alle tredici. Il ragazzo era al mare con suo fratello e altri tre amici. I quattro hanno rischiato di annegare  nelle acque tra Lido Poste e Lido Risorgimento.  Tre si sono salvati, la situazione di Antonio è  sembrata subito critica, portato alla riva è andato in arresto cardiaco. Poi i soccorritori sono riusciti ad animarlo, ma a nulla è valso, aveva ingerito troppa acqua.

Tempestivo l’intervento dei bagnini dei lidi privati vicino all’ex spiaggia libera di lido Poste, sprovvista di servizi di controllo di balneazione. La gente si è tuffata in mare per tirarli fuori, uno dei soccorritori ha riportato anche un taglio alla testa.

Antonio giovedì avrebbe dovuto tenere l’orale per prendere la licenza media, era più grande degli altri, aveva perso un anno. Frequentava la IIIB, un ragazzino semplice con una grande voglia di vivere. Esempio per molti compagni di classe, si prendeva cura dei suoi fratelli più piccoli mentre sua mamma era a lavoro.

Quella di domenica sarebbe dovuta essere una semplice giornata di divertimento, così come accade per ogni ragazzino di 15 anni.  Ma purtroppo è andata diversamente.

I genitori di Antonio hanno disposto l’espianto dei suoi organi.

BrindisiOggi