BRINDISI- Ha ammesso di aver sparato, ma non per uccidere, i colpi erano diretti alle gambe. Racconta la sua versione dei fatti Andrea Romano, 30 anni, arrestato quattro cinque giorni fa perché accusato dell’omicidio di Cosimo Tedesco e il tentato omicidio di Luca Tedesco. Si accolla tutte le colpe davanti al gip Giuseppe Licci, e al pubblico ministero Daniele Chimienti, i durante l’interrogatorio di garanzia di ieri. L’indagato assistito all’avvocato Cinzia Cavallo, ha risposto a tutte le domande, fornendo la propria versione. “Ho sparato io- avrebbe detto al magistrato- ma non volevo uccidere. In casa c’era mia figlia di tre anni, se lo avessi voluto fare lo avrei fatto altrove. Mi sono spaventato e ho sparato alle gambe.”
Non ricorda esattamente i colpi Andrea Romano, ma scagiona gli altri presunti complici, perché ha escluso la presenza di altre persone. Dice che Cosimo Tedesco e suo figlio si sono presentati a casa sua senza essere stati invitati, da lì una discussione, e lui si sarebbe spaventato. Questa la sua versione dei fatti.
Dopo quasi tre mesi di latitanza Andrea Romano è stato trovato dai carabinieri nella notte tra domenica e lunedì scorso in una casa a San Vito dei Normanni, da poco rientrato dalla Spagna, e lì che si era rifugiato subito dopo l’omicidio avvenuto l’1 novembre scorso nella sua casa in piazza Raffaello intorno alle 12,30.
Quando i carabinieri del Nucleo investigativo di Brindisi hanno fatto irruzione nella casa a San Vito hanno trovato Andrea Romano in compagnia di altre due persone, che sono finite ai domiciliari per favoreggiamento, e con se aveva ancora la pistola con la quale avrebbe sparato.
Per l’omicidio di Tedesco si cerca ancora Alessandro Polito, 31 anni di Brindisi, secondo gli investigatori era presente durante l’omicidio. Il 7 novembre scorso invece era stato già arrestato Francesco Coffa 33 anni, mentre si nascondeva in una casa in via Appia a Brindisi.
BrindisiOggi
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