Anche gli studenti brindisini in piazza per il clima, Greta?: “Una piccola voce che ha fatto tremare il mondo”

BRINDISI – Gli studenti scendono in piazza a favore dell’ambiente e contro i cambiamenti climatici. La voce e il messaggio di Greta Thunberg arriva sino a questo lembo di terra del sud d’Italia. In questa terra che ospita la più grande centrale termoelettrica d’Europa e un petrolchimico, mentre chilometri di gas passeranno sotto i piedi tra alberi spiantati e morti per la Xylella. Anche Brindisi fa sentire la sua vice in questo fridays for future.

Un lungo corteo di almeno duemila persone tra ragazzi, professori e presidi. Tra i manifestanti anche il sindaco Rossi, il presidente del Consiglio Giuseppe Cellie e l’assessore ai Servizi sociali Isabella Lettori. Pochi adulti. Striscioni e cartelli in mano con slogan per un mondo pulito, per un futuro migliore, alcune frasi anche provocatorie.

A scuola se ne discute, se ne parla e si crea una coscienza civica sull’argomento. E servono azioni concrete, azioni quotidiane. “Ora serve un piano programmatico – afferma la preside Angela Citiolo, che era  a manifestare con le classi delle sue scuole – altrimenti questa manifestazione non servirà nulla. Serve un piano con almeno tre punti da realizzare, tutti progetti possibili: parlo di mobilità sostenibile con interventi all’ingresso delle scuole che ogni mattina sono affollate da centinaia di auto, del famoso piedibus, ma anche interventi sull’alimentazione nelle mense scolastiche e azioni sul risparmio energetico di luce e acqua nelle scuole”.

Tra i manifestanti anche i ragazzi del liceo scientifico Epifanio Ferdinando di Mesagne, la prima scuola che ha votato e dichiarato l’emergenza climatica con una serie di azioni concrete che saranno realizzate nell’istituto. La scuola mesagnese infatti è la prima climate change school in Italia con il riconoscimento delle Nazioni unite.

Lu.Po.