Anche Bagnato va via, l’Enel basket in crisi con oltre 1 milione e mezzo di perdite

BRINDISI- I risultati fanno sognare, ma le perdite quelle  no. L’Enel basket Brindisi in vetta alla classifica  nella massima serie, numeri positivi nei risultati, ma non nei conti. La società cestistica brindisina perde pezzi. Qualche giorno fa ha consegnato le sue dimissioni   il socio e vice presidente Luigi Bagnato. Nelle prossime settimane anche qualcun altro potrebbe venir meno. Tre soci sono stati colpiti dalle ultime vicende giudiziarie.  Insomma dei 13 soci iniziali alla fine ne potrebbero rimanere davvero pochi. Non se la passano meglio i bilanci. A conti fatti ci sarebbe una perdita di oltre un milione e mezzo di euro che dovrà essere ripianata e nello stesso tempo bisognerà trovare le risorse anche per il prossimo futuro.

A breve si riunirà l’assemblea per l’approvazione del bilancio. Ma questa volta la voce in rosso è davvero pesante.  La squadra lo scorso anno sarebbe costata  circa 4 milioni e 800mila euro.

Qualche socio punta il dito sulla questione palazzetto e le promesse non mantenute dall’amministrazione comunale. Che lo scorso anno aveva garantito una nuova struttura o l’ampliamento dell’attuale.  Un aumento sino a 6mila posti  avrebbe portato  nell’intero campionato un introito di circa 400 mila euro.

La situazione debitoria  sarebbe alquanto critica. Nel più breve tempo possibile bisognerà trovare almeno un milione di euro, per evitare il peggio. Saranno disposti i soci rimasti a ripianare tutto e a impegnarsi anche per il futuro?

Lu.Po.

1 Commento

  1. La Pallacanestro Brindisi è amata in tutta Italia e anche fuori.
    Sarebbe opportuno proporre una raccolta fondi come sta facendo la Cantù.
    Niente da rimproverare a quei soci che si tirano indietro. In uno slancio di entusiasmo si erano ritenuti in grado di supportare le necessità economiche di una forte squadra. Ma ognuno ha i suoi limiti.
    Con una raccolta fondi anche le aziende brindisine potranno contribuire senza per questo caricarsi l’onere di essere finanziariamente coinvolti in qualità di soci.
    Cominciamo oggi, ora: verserò nelle mani del direttore di questo giornale la mia modesta contribuzione.
    Il giocattolo è nostro.

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