MESAGNE – “Ci sono stati dei rallentamenti e vi spieghiamo perché”. L’Amministrazione Comunale ha risposto punto su punto al consigliere comunale Mingenti che, pochi giorni fa, aveva suscitato allarme sullo stop dei lavori di ampliamento del Cimitero.
A rispondere, è l’assessore ai Lavori Pubblici Giancarlo Canuto. “Mi preme fare chiarezza soprattutto sul metodo seguito per portare l’opera a compimento- spiega il componente dell’esecutivo- Quando ho assunto l’incarico di assessore ai LLPP mi sono reso conto che il progetto, così come era stato fino ad allora concepito, non sarebbe mai stato attuabile perché mancavano le risorse necessarie a realizzarlo compiutamente. Per questo ho dato mandato per la riprogettazione che prevedesse tre stralci funzionali. Diversamente, l’ampliamento era destinato a restare un’opera incompiuta. Infatti è stato possibile completare il primo stralcio, avere già le risorse per avviare il secondo, a completamento del quale sarà possibile iniziare l’assegnazione dei lotti ai privati e quindi avere le risorse necessarie per il terzo e definitivo stralcio.”
Il primo stralcio funzionale è stato concluso. “È stato un intervento i cui maggiori costi hanno riguardato l’esproprio delle aree e la realizzazione della recinzione e del sottofondo stradale – aggiunge Canuto- Il secondo stralcio prevede la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria relative alle zone precedentemente espropriate”.
Nel progetto del secondo stralcio, già pronto nel mese di settembre 2014, sono state riscontrate alcune problematiche che hanno reso necessario un ulteriore approfondimento tecnico. Un rallentamento obbligato indispensabile per non incappare in intoppi burocratici una volta appaltati i lavori. Il problema era dato dal recapito della fognatura per lo smaltimento delle acque meteoriche. Quello preesistente non è adatto, per cui si è passati alla riprogettazione di una fognatura bianca: il recapito finale dele acque ha necessitato di una relazione geologica con prove di assorbimento del terreno. E’ stato individuato un tecnico geologo, incaricato mediante procedura ristretta, che non ha ancora consegnato ufficialmente gli elaborati conclusivi, nonostante per le vie brevi abbia già comunicato i risultati delle prove condotte. Risultati che mettono solo oggi l’Ufficio Tecnico nelle condizioni di definire la progettazione esecutiva che verrà approvata nel corso del mese di febbraio.
Agnese Poci
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