intervento/ ‘’Perché ciò che il vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha recentemente affermato alle Nazioni Unite è vero: lo status delle donne è lo status della democrazia.
Le nostre democrazie sono più forti quando le donne sono coinvolte alla pari. Non perché le donne stiano meglio. Ma perché siamo diversi. Abbiamo una visione diversa del mondo e vediamo altri rischi e opportunità. Per vedere il mondo in pieno abbiamo bisogno di donne e uomini. Questo è l’unico modo in cui saremo in grado di prendere le decisioni giuste. Ed è l’unico modo in cui saremo in grado di ottenere il massimo successo.”
Ursula von der Leyen- Presidente dell’Unione Europea 27 Aprile 2021 sul “sediagate”.
Ho ricevuto, dal giorno della pubblicazione della notizia del mio incarico a PresidenteSSA di Left ad oggi, innumerevoli ed inaspettati attestati di vicinanza, stima e apprezzamento. Non me l’aspettavo. E dunque GRAZIE.
La maggior parte, e questa, sono sincera, è la parte che mi ha colpito di più, sono a firma di donne. Tanti davvero e dunque tante. Sono sempre stata di parte in questo senso, mi perdoneranno i miei colleghi. E coerentemente con questa “partigianeria” è soprattutto alle donne che vorrei rivolgere queste mie parole e soprattutto oggi.
LEFT (in lingua inglese “sinistra” nasce come associazione scegliendosi anche un acronimo: L per libertà , E per eguaglianza, F per fratellanza, T per tolleranza.
Ma oggi mi piacerebbe aggiungere anche la L per LAVORO, la E per EGUAGLIANZA la F per FEMMINILE e la T per TOTALE : totale uguaglianza per il lavoro femminile ma non solo. Penso ai tanti giovani che assieme alle donne sono i più colpiti.
Uguaglianza nelle opportunità, nel trattamento, nel riconoscimento e nel valore. Perché lo status delle donne è lo status della democrazia!
Oggi la mia festa del lavoro come Presidentessa di LEFT può avere, permettetemi, solo questo significato: augurarmi che quello che è accaduto a molte di noi e che ancora accade, non accada alle nostre figlie. Che ci siano donne, come Kamala Harris e Ursula Von der Leyen, che possano essere la voce sempre più forte di tante di noi che non hanno riflettori puntati sulla vita e sulle difficoltà di ogni giorno.
Ma quello che mi auguro tuttavia è anche che ci siano, anche fra di noi, anche a Brindisi, altrettante donne e che comincino a considerare il valore e l’importanza di ogni più piccola azione quotidiana agita in questa direzione e soprattutto la forza che agire insieme potrebbe produrre.
Potremmo essere tante a agire il cambiamento, insieme a tutti gli uomini che si sforzano di andare comunque in questa direzione e che oggi hanno (nel bene e nel male) anche più chance di noi donne di attuarlo concretamente il cambiamento. Non si può sempre delegare. Partecipare può essere necessario. Se lo facciamo aggiungendo al punto di vista degli uomini quello di noi donne potremmo sperare di avere un mondo realmente più inclusivo. E se il cambiamento è di tanti, si può sperare che sia di tutti.
Io assieme alle altre e agli altri di Left Brindisi ci siamo.
Un grazie per i messaggi ricevuti dunque ma anche un invito. Spero di avere presto l’occasione di realizzare un incontro pubblico di LEFT dove presentare il programma delle iniziative e delle nostre idee per la città ma spero soprattutto di vedervi in tante e in tanti.
Se volete contattarmi o scrivermi la mail di LEFT brindis.left@gmail.com è a disposizione. E questo vale naturalmente per tutte le persone che credono sinceramente nei valori di LEFT, nelle proposte che in questi anni abbiamo avanzato e per le iniziative sostenute per dare idee e contenuti al futuro di Brindisi.
Alessandra Amoruso, presidentessa Left
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