PANTANAGIANNI – Amianto e rifiuti tossici e pericolosi abbandonati sulla spiaggia, erba incolta alta più di un metro, manca la segnaletica stradale e i dossi per far rallentare le automobili. Due delle zone più belle sulle costa adriatica dimenticate dall’amministrazione di Carovigno: si tratta di Specchiolla e Pantanagianni. La denuncia di tale situazione è stata fatta da Salvatore De Santis che ha inviato l’esposto alla polizia municipale della città della ‘Negna, alla Asl di Brindisi, alla Guardia costiera, al prefetto di Brindisi, Nicola Prete e anche alla redazione di Striscia la Notizia, il telegiornale satirico di canale 5.
“Un anno fa – scrive De Santis – sono andato personalmente presso il comando della polizia municipale di Carovigno per consegnare diverse buste di rifiuti appena gettati sulla costa da un’auto in corsa e depositare regolare denuncia. Mi fu detto che la zona sarebbe stata subito bonificata. Ma tutto ciò non è mai avvenuto. Stessa storia quest’anno quando il primo di aprile passeggiando lungo la costa mi sono accorto di vecchi serbatoi rotti e calcinacci di amianto lungo viale Vienna. Ho subito telefonato ai vigili per denunciare il tutto ma nessuno è venuto per rimuovere i rifiuti pericolosi. Ad oggi i bidoni di amianto sono ancora lì”.
Il cittadino denuncia la totale mancanza di servizi nelle zone di Specchiolla e Pantanagianni o meglio nota come località ‘Pezze Morelli’ da parte dell’amministrazione a cui fanno capo.
“Vi è sempre una evidente e continua diversità di trattamento – continua il cittadino – per quanto riguarda i servizi resi ai cittadini e possessori di immobili di Pantanagianni e Specchiolla con invece chi abita a Santa Sabina (costa più a nord). Tipo a Santa Sabina c’è la segnaletica stradale, su diverse strade sono stati installati i dossi, mentre nelle altre due località di mare nemmeno a parlarne”.
La pulizia delle spiagge, secondo De Santis, avviene solo in estate e con ritardi anche notevoli per non parlare dei disagi che ve ne comporta per turisti e non. In diverse zone l’erba cresce incolta nascondendo ammassi di rifiuti di ogni genere.
“Forse se il Comune tenesse pulita la zona diventerebbe più difficile per gli abituali sporcaccioni continuare a sporcare. Forse se i vigili urbani e gli altri organi di competenza cominciassero a punire i trasgressori, gli stessi potrebbero diminuire. Forse se le istituzioni cominciassero a investire in telecamere di sorveglianza o altre innovazioni, si potrebbe cominciare a risparmiare sui costi di gestione dei rifiuti e potremmo anche sperare in un futuro più roseo, se i luoghi sono puliti e ben tenuti attirano turisti e gratificano i residenti, forse.”
BrindisiOggi
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