BRINDISI- Amianto nella centrale Federico II di Brindisi, sindacalista presenta esposto in Procura.
Angelo Petraroli, vice segretario generale provinciale dell’organizzazione sindacale e segretario regionale della Cisal Federenergia con delega al settore elettrico della Puglia che ha presentato un esposto in Procura nel quale si chiede che “vengano fatti gli opportuni accertamenti e venga valutata la sussistenza di profili penalmente rilevanti”.
Petraroli a supporto della sua tesi, ossia la presunta presenza di amianto all’interno della centrale brindisina ha allegato una serie di documenti.
“Nel rilascio dei curriculum ai dipendenti della centrale Federico II, Enel sostiene di non aver esposto in nessun caso i lavoratori a rischio amianto” il sindacalista scrive nell’esposto “la maggior parte dei lavoratori non ha formulato all’Inail la domanda amministrativa per il riconoscimento dell’amianto e quindi a oggi non possono produrre un ricorso giudiziario in tal senso”.
Eppure secondo Petraroli “La presenza di amianto nella centrale è concreta, veritiera e dimostrabile e risale sin dai tempi della sua costruzione”. Così nel documento depositato in procura allega anche un elenco di alcune delle parti dell’impianto “con certificata presenza di amianto”.
In risposta alle contestazioni sollevate dal sindacalista , la società elettrica chiarisce che : “Enel ha sempre adottato in tema di amianto ogni precauzione derivante dalla normativa vigente in completa aderenza alle conoscenze tecniche e scientifiche”.
“Negli anni – prosegue – sono state eseguite, sempre in applicazione della normativa vigente, campagne di misura in tutti gli impianti, ed anche presso la Centrale di Brindisi Sud, che hanno escluso la presenza di fibre aerodisperse. Peraltro per la realizzazione della Centrale di Brindisi Sud non sono stati utilizzati materiali contenenti amianto di qualunque tipologia”.
Enel in conclusione ha ribadito: “La massima attenzione sulla tematica confermando il costante monitoraggio e l’applicazione di ogni misura di prevenzione e protezione prevista per interventi su fibre pericolose”.
BrindisiOggi
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