BRINDISI- Amianto per le strade gettato sui marciapiedi in attesa da giorni di essere recuperato. Questo accade tutte le volte che a Brindisi qualcuno lascia davanti ai cassonetti i rifiuti speciali. Restano così anche per una settimana intera sotto le intemperie, esposti alla pioggia ed al vento, alla mercé di chi passa con il rischio di disperdersi nell’ambiente.
E’ il caso del sacchetto nero pieno di lastre di amianto abbandonato in via Magenta a pochi passi dalla scuola elementare Jean Piaget. La dirigente scolastica ha segnalato diverse volte la presenza del rifiuto speciale. La Ecologica Pugliese, azienda deputata alla raccolta dei rifiuti solidi urbani, ha a sua volta chiamato una ditta specializzata per la rimozione. La ditta può arrivare da Napoli o da Bari . I tempi tecnici, dicono, sono variabili da due a sette giorni.
“E’ inaudito- tuona la dirigente scolastica della Jean Piaget, Elvira D’Alò- Aspettiamo da una settimana. Sono venuti solo a mettere un nastro con la convinzione di mettere in sicurezza l’amianto. I bambini ci passano accanto continuamente”.
Stessa fotografia la si ritrova anche in via Nino Bixio al quartiere Sant’Angelo. Qui da giorni vicino al cassonetto della spazzatura troneggia una enorme vasca di amianto con tanto rifiuti accatastati sopra. Anche qui si attende che passi “la ditta specializzata”. Anche qui il nastro rosso è stato apposto per mettere “in sicurezza” il rifiuto speciale.
“I tempi sono quelli- dice il comandante della polizia municipale di Brindisi, Teodoro Nigro- non ci sono altre ditte specializzate nei paraggi che possano smaltire questo tipo di rifiuti”.
A tutto questo, bisogna dire, che si aggiunge anche la non curanza da parte di chi abbandona l’amianto sul marciapiede. Chi lo ha fatto non sì è preoccupato certo di imballarlo o renderlo meno esposto al contatto con le persone.
Lu.Pez.
Forse c’é un po` di confusione o non conoscenza dell`argomento. Per “amianto” probabilmente si intende “eternit”. Non entro nel merito, segnalo semplicemente che nel comune di Padova, per esempio, viene fornito un kit ai concittadini per la rimozione in sicurezza e lo smaltimento é gratuito ad opera del Comune. Per le aziende abilitate consultate il sito “albo gestori ambientali”. Buonasera.
Insomma se non si dispone di una squadra anticrimine, bisogna pregare i criminali di non compiere atti delinquenziali.
Capisco la necessità di dare degna sepoltura alle lastre di amianto, ma non condivido tanta, eccessiva, preoccupazione. Non è mica una bomba che a passarci davanti possa esplodere! Di lastre così ce ne sono a migliaia di metri quadrati a Brindisi. E non sui tetti dei capannoni della zona industriale, bensì su quelli dei vecchi stabilimenti situati in città. Quelli sì sono pericolosi, poiché sono esposti al vento e al sole, si sfibrano e gli aghi volano via. Poi spinti dal vento e dalla pioggia, scendono al suolo dove possono essere inalati. Aspettando l’impresa da Bari… A Brindisi ne conosco tre. Tra le province di BR e LE ce ne saranno circa 20 autorizzate a smaltire l’eternit.