FASANO- Alga tossica nelle acque marine costiere di Fasano in località Torre Canne e Forcatelle. Nell’ambito dell’attività di monitoraggio svolta dall’Arpa Puglia, nella prima quindicina di luglio è stata rilevata una concentrazione elevata di Ostreopsis Ovata – detta anche alga tossica – nelle acque marine costiere del Comune di Fasano. Ne dà notizia la Asl di Brindisi. Il Comune di Fasano ha ordinato il divieto di balneazione e il prelievo di acqua di mare per tutto il litorale che va da Forcatelle a Torre Canne.
I valori rilevati possono rappresentare fonte di pericolo per la salute pubblica, in particolare per soggetti più fragili già affetti da problemi respiratori.
L’Ostreopsis Ovata è un’alga microscopica che vive comunemente nei mari tropicali ma condizioni climatiche ottimali favoriscono lo svilupparsi di quest’alga anche alle nostre latitudini. Il fenomeno è conosciuto in Puglia dal 2001 e viene costantemente monitorato dall’Arpa Puglia.
I sintomi di una possibile intossicazione sono faringite, tosse, disturbi respiratori, cefalea, nausea, raffreddore, congiuntivite, vomito, dermatite, febbre. La modalità di esposizione per il manifestarsi dei sintomi non è l’ingestione, ma l’inalazione di aerosol marino e cioè di microparticelle acquose in sospensione contenenti l’alga. Questo giustifica i sintomi anche in soggetti che non praticano attività acquatiche, per questo motivo il rischio aumenta nei giorni di vento e mare mosso.
Viene anche prescritto il divieto di consumo temporaneo di echinodermi marini (ricci di mare) e di molluschi, muniti di conchiglia, pescati nel tratto di costa interessato, nel cui corpo, col tempo, si concentra la tossina. Questi animali contaminati dalla tossina prodotta da Ostreopsis, se mangiati, anche se cotti, provocano una intossicazione alimentare conosciuta come D S P (diarrea a seguito avvelenamento di molluschi), con sintomatologia classica di vomito e diarrea, trascorse 6 ore dall’ingestione.
Nel contempo operatori del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della ASL BR attuano la sorveglianza sindromica presso i Pronto Soccorso e i reparti degli ospedali che insistono nei territori ove è più diffuso il fenomeno, utile per supportare la fase della comunicazione del rischio.
Sul sito dell’ARPA Puglia è possibile consultare le zone del nostro litorale in cui è presente l’alga.
BrindisiOggi
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