All’ultima ora qualcuno fa un passo indietro, e Consales resta al suo posto

BRINDISI- Salta l’operazione per mandare a casa Consales. L’opposizione c’era tutta, ma qualcuno della maggioranza fa un passo indietro (proprio chi sino a ieri si era mostrato interessato alle dimissioni). E così non ci sono i 17 voti per sancire la fine della legislatura.  Niente dimissioni in massa per far cadere il primo cittadino. Ore frenetiche questa mattina a palazzo di città con l’opposizione chiusa in una stanza, pronta di mettersi, e dall’altra i tre consiglieri di maggioranza che avrebbero dovuto fornire i numeri per far saltare il governo cittadino. Ma quelli che sino a ieri sera aveva lanciato messaggi di insofferenza nei confronti del sindaco e della sua amministrazione questa mattina si sono ricreduti. Insieme agli 11 consiglieri di opposizione tra centrodestra e centrosinistra, si sarebbero dovuti aggiungere gli indipendenti Francesco Renna e Francesco Cannalire, poi Antonio Elefante del Pd (pare proprio che l’operazione sia partita dalla segreteria del partito democratico, che da tempo contesta sindaco e i suoi). Ma oltre questi  ne servivano altri tre. Qualcuno parlava dei consiglieri Massimo Pagliara, Ferruccio Di Noi e  Maurizio Colella. Pare che quest’ultimo abbia comunque deciso di dimettersi ma per questioni personali, e quindi le sue dimissioni non sarebbero state motivate come sfiducia a Consales. Su Di Noi c’è ancora qualche dubbio, il consigliere resta perplesso, mentre Pagliara sarebbe ritornato sui suoi passi, almeno così dicono i bene informati.

Insomma alla fine Consales ha i numeri e va avanti, mentre si indebolisce il fronte di chi ha provato a mandarlo via e non ci è riuscito. E quel qualcuno si trova proprio a casa sua, o meglio nella sua vecchia casa dalla quale da tempo si è autosospeso. Dal partito democratico intanto ribadiscono la posizione espressa il 27 dicembre scorso quando hanno è stato sancito l’appoggio esterno a Consales, “si vota a seconda della delibera”, quindi qualsiasi decisione assunta da consiglieri eletti nel Pd e assessori espressi dal Pd, senza previa discussione nel partito,  è solo a titolo personale. Lo ha ribadito più volte la commissaria cittadina Alessandra Antonica.

Lu.Po.

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