All’ufficio postale con documenti falsi per riscuotere dei soldi non suoi, arrestato 30enne

BRINDISI –  Si presenta con documenti falsi all’ufficio postale per riscuotere dei soldi per conto di un’altra persona, arrestato 30enne. L’accusa è di produzione e falsificazione di documenti falsi, tentata truffa aggravata ai danni dello stato. Si tratta di E.A. di Napoli di 30 anni, incensurato.

Sabato gli agenti della squadra Volante della Questura sono intervenuti presso un ufficio postale della città su richiesta del direttore, il quale si era allarmato per il comportamento di una persona che si era presentata allo sportello per effettuare un’operazione di rimborso di circa 900 euro da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Agli impiegati dell’ufficio postale i dubbi venivano in quanto il beneficiario del rimborso era un cittadino residente in provincia di Napoli, che però effettuava l’operazione a Brindisi. I dubbi poi alimentati dall’atteggiamento del beneficiario, estremamente attento a tutto ciò che succedeva intorno a lui. La scusa di una verifica sulla genuinità della lettera di accredito consentiva l’intervento della volante.

L’attenzione alla pratica da parte dell’operatore allo sportello, tuttavia, non sfuggiva all’arrestato che visto il protrarsi  dei tempi, ad un certo momento lasciava lettera e documenti e si allontanava con calma dall’ufficio postale, proprio mentre faceva accesso il personale delle volanti. Il piccolo vantaggio ottenuto dall’arrestato, e legato ai tempi di apertura delle porte, comunque non è servito per guadagnare l’impunità: infatti l’agente rimasto fuori, allertato da collega, ha raggiunto e bloccato l’odierno arrestato, che veniva condotto negli uffici della Volante in Questura per tutti gli accertamenti.

Nella disponibilità del trentenne, non solo i documenti utilizzati per tentare di incassare una cospicua somma di denaro e consistenti in una carta d’identità abilmente contraffatta e una tessera sanitaria completa di codice fiscale pure abilmente riprodotte, ma anche i documenti personali, quelli rivelatisi genuini, e consistenti in una carta d’identità, la licenza di guida e tessera sanitaria con codice fiscale. La carta d’identità falsa e quella genuina riportavano la stessa identica foto, per cui nessun dubbio sulla responsabilità della falsificazione documentale.

Nella disponibilità dell’arrestato venivano inoltre ritrovati una carta postepay evolution, una seconda carta di debito, due carte bancomat, una intestata all’arrestato e l’altra alla sua compagna, pure originaria e residente nel napoletano, e un telefono cellulare marca Apple modello “Iphone 7” che veniva sequestrato per il proseguo delle indagini.

BrindisiOggi

 

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