BRINDISI- Alla fine il consiglio comunale monotematico sulle questioni energetiche arrivò. Ci sono voluti anni. Nella precedente amministrazione fu chiesto più volte, ma non fu mai convocato. Dopo un anno e mezzo di questa nuova legislatura, il monotematico su Enel ed Edipower, e perché no anche su Enipower, che in molti dimenticano, è stato fissato. Lo ha deciso oggi all’unanimità il consiglio comunale, che ha stabilito di convocare per l’11 novembre prossimo l’assise civica monotematica aperta a tutti i soggetti in causa. Saranno invitati anche i consiglieri regionali e i parlamentari locali.
Alla decisione si è arrivati dopo la presentazione di due ordini del giorno a firma dei consiglieri comunali di opposizione di centrosinistra Roberto Fusco (Si democrazia) e Riccardo Rossi (Brindisi Bene Comune). Un ordine del giorno con il quale si chiedeva la chiusura della centrale Edipower con la bonifica dell’area e la ricollocazione dei lavoratori, e un ordine del giorno per chiedere la firma di una convenzione con Enel per ridurre l’utilizzo del carbone e chiedere che i gruppi siano trasformati a ciclo combinato. Su proposta del consigliere comunale del pd, Antonio Monetti, l’assise ha votato all’unanimità la discussione delle due questione in un apposito consiglio monotematico. Seduta che il partito democratico chiedeva dai tempi in cui era all’opposizione del governo Mennitti.
“Un comitato composto da consiglieri comunali precederà i lavori di questo consiglio – spiega Fusco– ascoltando tutte le parti sociali: sindacati, associazioni e movimenti al fine di giungere ai lavori consiliari in possesso delle varie posizioni ed avere tutte le informazioni utili per poter prendere decisioni in rispetto delle varie posizioni e soprattutto con il principale scopo di tutelare in modo compiuto, in ossequio ai dettami costituzionali, quei principi fondamentali per la salvaguardia della nostra comunità”.
L’intento è quello di portare la questione all’attenzione del governo, Brindisi fornisce il 10 per cento di energia all’intera nazione. L’11 novembre ciascuna forza politica dovrà dire la sua.
Lu.Po.
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