CELLINO SAN MARCO- Albano Carrisi difende Romina Power e soprattutto difende la sua terra. Dopo un botta e risposta tra la celebre cantante e l’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati sulla tutela della marina di Manduria, tuona forte da Cellino San Marco l’acuto di Albano.“Dalla stampa e da alcuni tg regionali, ho appreso con un profondo senso di fastidio, l’inadeguata replica dell’assessore Regionale alle Opere Pubbliche alla cortese lettera inviata da Romina Power al presidente Nichi Vendola nella quale chiedeva e auspicava maggiore tutela per la marina di Manduria.” In pratica, Romina chiedeva al Presidente Vendola di intervenire sul “Progetto scarico a mare” inerente Porto Cesario. Alla lettera di Romina aveva risposto l’assessore Amati: “La storia della depurazione non è assimilabile al ballo del Qua Qua”. Una battuta di cattivo gusto che ha fatto andare su tutte le furie il cantante cellinese: “Non penso sia mai corretto e giustificabile aggredire, in maniera gratuitamente offensiva, qualsiasi donna; ritengo che lo sia ancora meno quando si ricopre un importante ruolo pubblico e si ha a che fare con un’artista che ama da sempre profondamente questa terra e che ne ha a cuore la salvaguardia, come tutti noi pugliesi.” E sul “Ballo del Qua Qua”, Albano chiarisce le idee ad Amati spiegando il vero senso della canzone “All’assessore in questione ricordo che il “Ballo del qua qua”, successo mondiale, non era una canzone per bambini ma faceva il verso proprio ai politici dell’epoca che proponevano solo “Qua, Qua, Qua” e papere di vario tipo, senza concludere più niente, costruendo un futuro che è quello che oggi viviamo.” A questo punto Albano chiude con una “tirata d’orecchie” ricordando all’Assessore che a Brindisi ci sono situazioni analoghe a quelle di Manduria, basti pensare al problema del depuratore di Carovigno e delle acque che confluiscono a Torre Guaceto. “Per evitare il rischio di diventare anch’egli protagonista di quella canzone che ha ricordato, ma probabilmente non compreso nel significato più vero, si dia da fare per la tutela del nostro mare. Venga a Torre Guaceto a scoprire un’oasi che rischia di divenire una cloaca. Faccia in modo che quello che succede a Torre Guaceto, non si ripeta sul nostro Mar Ionio. Io Amo la Puglia. E non sono il solo”.
La Redazione
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