Al voto il Piano del commercio di Brindisi: “nessuna zona privilegiata per non favorire nessuno”

BRINDISI- Consiglio comunale in pieno agosto tra convenzioni per l’Università a Brindisi e piano del commercio. Assise civica  riunita domani mattina per discutere di importanti argomenti. I consiglieri chiamati ad approvare il piano urbano del commercio di Brindisi. Una proposta stilata dalla Confcommercio e Confesercenti poi rimodulata dall’ufficio del settore delle Attività produttive, coordinato dal dirigente Nicola Zizzi, sotto la guida dell’ assessore Raffaele Iaia.

Il piano prevede la possibilità di insediare sul territorio cittadino altri 15 mila metri quadrati di strutture medie non alimentari. In poche parole possono sorgere negozi di qualsiasi genere, basta non alimentare, che hanno una dimensione compresa tra i 250 e i 2500 metriquadrati.  La domanda di generi alimentari infatti, nell’analisi effettuata sulla rete commerciale, è già satura. Il documento disciplina  l’insediamento delle medie strutture, quelle comprese tra i 250 e 2500 metri quadrati. E pone come limite un massimo di 15 mila metroquadrati da occupare in tutta la città. Per volontà degli uffici tecnici , avallata dalla parte politica, non  si è voluto indicare nessuna zona in particolare, ” così da evitare di agevolare qualche proprietario di terreno”, spiega Nicola Zizzi.

Anche se le pressioni nei mesi passati sembrano essere state tante, poi superate con questa decisione.

Le stesse associazioni di categoria avevano indicato delle zone e dei quartieri in base ad alcune valutazioni, luoghi in cui incentivare alcune tipologie di negozi,  ma gli uffici comunali hanno modificato la bozza presentata.  Quindi per l’apertura dei nuovi negozi si fa riferimento solo alla compatibilità urbanistica delle strutture, cioè alla destinazione d’uso.  Nel documento sono stati stabiliti dei criteri che assegnano delle premialità alle domande presentate, come le aree parcheggio, smaltimento rifiuti e condizioni ambientali.

Era stata la Regione che nel 2008 aveva chiesto al Comune di adottare un piano del commercio. Dopo 5 anni questo è stato redatto e domani sarà in discussione. Nello stesso sono state anche percepite le nuove norme sulla liberalizzazione per la vendita di giornali, e delle attività di acconciatori ed estetisti. Mentre  si registrano novità per il commercio ambulante, dove l’autorizzazione è stata prolungata da un’ora a tre ore nello stesso posto fisso.

Questo è il cuore del primo piano urbano della città di Brindisi. Ora si attende il voto dell’assise.

 Lucia Portolano

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